“Africa chi sei?” è il titolo di un ciclo di incontri promosso dalle Acli a Roma dal prossimo 24 novembre.

giovedì, 18 novembre 2004

Roma (Agenzia Fides) - Da qualche anno le Acli, che continuano ad “allargare i confini della solidarietà”, hanno avviato percorsi di cooperazione ed amicizia per avvicinarsi all’Africa (in particolare con il “Progetto Mozambico”, ma anche con la tessitura che si va definendo in Kenya), un continente complessivamente “a rischio di sparizione” e in fase di ulteriore impoverimento. Ma anche una realtà ricca di persone e di risorse pochissimo conosciute.
L’esperienza di chi si avvicina all’Africa mette in luce quanto poco si sappia su questo continente e la sua gente e quanto sia importante entrare in punta di piedi in un mondo “altro”, perché qualsiasi iniziativa di sviluppo e di difesa dei diritti diventi condivisa e non calata dall’alto. E soprattutto resti nel tempo.
Poco si sa del continente nero, anche perché l’Africa rimane uno dei tanti desaparecidos del sistema dell’informazione globale. Anche per questo, le Acli propongono un’esperienza di incontro e conoscenza con il mondo dell’informazione “da e sull’Africa”, un ciclo di brevi seminari, promossi da Azione Sociale-Aesse, dal titolo “Africa chi sei?”, in programma presso la sede nazionale. Il primo appuntamento è per mercoledì 24 novembre alle ore 15.30. Sarà presente padre Giuseppe Caramazza, missionario comboniano, direttore del New People Media Centre di Nairobi (Kenya), il più grosso progetto di comunicazione integrata del mondo missionario in Africa. Si parlerà dell’informazione in Africa e sull’Africa, del lavoro del Npmc e si metteranno a tema alcune provocazioni e proposte del relatore per creare ponti di solidarietà anche attraverso i media e l’informazione. (P.L.R.) (Agenzia Fides 18/11/2004 - Righe 17; Parole 247)


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