EUROPA/PORTOGALLO - “L’Eucaristia costituisce il mezzo per eccellenza per rilanciare, in maniera audace, la missione ad gentes” afferma Mons. Manuel Neto Quintas, Presidente della Commissione Episcopale per le Missioni della Conferenza Episcopale Portoghese

venerdì, 29 ottobre 2004

Lisbona (Agenzia Fides) - “Ogni volta che la Chiesa si raduna per celebrare l’Eucaristia, celebra la sua stessa origine e accoglie, con lo stesso vigore con cui Cristo glielo ha conferito, il mandato di portare il lieto messaggio a tutte le nazioni”: lo afferma Mons. Manuel Neto Quintas, Vescovo ausiliare di Faro e Presidente della Commissione Episcopale per le Missioni, in una sua riflessione intitolata “Eucaristia e Missione, binomio inseparabile”, pubblicata nella pagina web delle POM del Portogallo.
Mons. Neto Quintas sottolinea che la comunione sacramentale, come espressione piena di partecipazione al sacrificio eucaristico, rinnova e consolida l’incorporazione a Cristo realizzata nel Battesimo e ri-invia ogni cristiano e tutta la Chiesa, quale segni e strumenti della salvezza operata da Cristo, attraverso l’annuncio e la testimonianza del Vangelo. “Nell’Eucaristia convergono la vita della Chiesa e di ogni cristiano, mediante un continuo processo di configurazione a Cristo e nell’esercizio della sua azione evangelizzatrice”.
In questa prospettiva, “l’Eucaristia costituisce il mezzo per eccellenza per rilanciare, in modo audace, la missione ad gentes, poiché essa è la fonte da cui nasce ogni impulso dinamizzatore dell’azione evangelizzatrice della Chiesa: è l’alimento con il quale ogni cristiano deve nutrirsi per portare a tutti l’amore di Dio rivelatosi in pienezza in Cristo”. Quindi non è possibile edificare alcuna comunità cristiana se non ha la sue radici e il suo centro nella Celebrazione dell’Eucaristia. “La forza evangelizzatrice che nasce dall’Eucaristia, quando è convenientemente celebrata e vissuta, conduce il cristiano ad un impegno missionario nell’ambiente dove vive e negli altri ambienti”. (R.Z.) (Agenzia Fides 29/10/2004; righe 20, parole 251)


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