AFRICA/SUDAN - Traumi, violenze, mortalità infantile in aumento nel Darfur dove i 2/3 delle popolazioni colpite sono costituiti da donne e bambini.

lunedì, 25 ottobre 2004

Roma (Agenzia Fides) - L’Unicef da Khartoum riporta che ogni mese migliaia di bambini muoiono per malattie prevenibili o curabili o in conseguenza delle violenze inferte loro durante gli attacchi ai villaggi e ai campi di accoglienza del Darfur.
I tassi di mortalità tra le popolazioni sfollate sono fino a 10 volte superiori ai livelli registrati per il resto della popolazione sudanese: ogni mese, tra le 6 mila e le 10 mila persone muoiono a causa del conflitto.
Allo stato attuale, sono circa 1,5 milioni i civili che risentono in modo diretto o indiretto della crisi in corso: oltre 1,2 milioni di persone sono sfollate all’interno del Darfur, altre 190 mila, per sfuggire a violenze incessanti, hanno oltrepassato il confine con il Ciad, dove si teme l’arrivo di altre migliaia di profughi. I 2/3 delle popolazioni colpite sono costituiti da donne e bambini.
La vita nei campi di accoglienza diventa impossibile, con temperature che di notte scendono sotto lo zero, scarso accesso ad acqua, cibo e generi di prima necessità, carenza di servizi igienico-sanitari e condizioni igienico-ambientali insostenibili a moltiplicare i pericoli di epidemie e malattie che, insieme alla malnutrizione, hanno prodotto un drammatico aumento della mortalità infantile.
La diarrea acuta è legata al 75 per cento delle morti tra i bambini; febbre, infezioni respiratorie acute e le ferite prodotte durante gli attacchi ai villaggi rappresentano le prime cause di mortalità infantile.
L’Unicef è intervenuta nella zona con centri sanitari, nutrizionali, vaccinazioni, acqua potabile, tende-scuola, libri, aiuto psico-sociale a vittime di traumi e di violenze, ma migliaia di donne e bambini vittime di abusi e violenze, costretti a vivere in condizioni di vita disastrose ed inumane rendono a volte vani anche i più grandi interventi umanitari. (AP) (25/10/2005 Agenzia Fides; Righe:26; Parole:307)


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