ASIA/TERRA SANTA - Il centenario forno Salesiano rilancia l’iniziativa “Un pane per Betlemme” per la sopravvivenza delle famiglie povere palestinesi

giovedì, 14 ottobre 2004

Betelemme (Agenzia Fides) - Sostenere le famiglie impoverite dalla guerra e dalla disoccupazione, a causa dell’assenza di pellegrini e turisti nella popolazione di Betlemme: questo il fine dell’attività del centenario forno dei Salesiani nella cittadina che diede i Natali a Gesù.
Da quattro anni, con l’aggravarsi della crisi con Israele in tutta la Palestina, le condizioni di vita della popolazione a Betlemme (il cui nome “Beit Lehem” significa “casa del pane”), sono peggiorate: la disoccupazione ha raggiunto livelli molto elevati, le scuole danneggiate o rese inaccessibili sono moltissime e, secondo dati Onu, gli studenti impossibilitati ad andare a scuola siano 90.000, mentre già dall’aprile 2001 oltre il 50% dei palestinesi è sotto i 2 dollari al giorno,.
Per far fronte all’emergenza, il centenario forno dei Salesiani, adiacente alla Salesian Technical School e a pochi metri dalla Chiesa della Natività, si è attivato a distribuire ogni giorno gratuitamente oltre 1.000 pani dei 2.000 prodotti a 400 famiglie bisognose.
Tuttavia, le spese di gestione sono elevate: quotidianamente vengono impiegate quattro persone, utilizzati 300 Kg di farina e 34 litri di combustibile pari ad una spesa complessiva di circa 250,00 euro al giorno.
Per continuare a far sì che il pane quotidiano dei Salesiani di Betlemme sia un segno di solidarietà, di sopravvivenza e di speranza in un futuro possibile, è stata attivata l’iniziativa “Gusto e Solidarietà”, in cui oltre 300 ristoranti italiani, presenti in tutte le regioni, devolvono parte del loro guadagno al VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, l’Ong che segue i progetti di sviluppo dei padri Salesiani. (PA) (Agenzia Fides 14/10/2004 righe 25 parole 242)


Condividi: