AFRICA/CONGO RD - Spesi 10 milioni di dollari per disarmare le parti. Risultato solo in 32 hanno restituito le armi. Scade oggi il mandato della forza ONU nell’est del Congo. Verso un accordo per estendere il mandato e potenziarne la consistenza

venerdì, 1 ottobre 2004

Kinshasa (Agenzia Fides)- Sta riscuotendo un certo consenso la proposta della Francia di incrementare di 5.900 uomini gli effettivi della Missione delle Nazioni Unite in Congo (MONUC), e di estendere il suo mandato. La MONUC, il cui mandato scade oggi, 1° ottobre, conta attualmente 10.500 uomini dispiegati nell’est della Repubblica Democratica del Congo. La proposta presentata dalla Francia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite prevede di prorogare il mandato della MONUC di altri 6 mesi e di portare gli effettivi a 16.400 uomini. I nuovi effettivi saranno 3550 militari, pari a 4 nuovi battaglioni, più 341 poliziotti civili.
Secondo quanto la bozza della risoluzione anticipata dalla France Press, Parigi propone anche di estendere i poteri della MONUC “al fine di dispiegare e mantenere una presenza nelle principali zone suscettibili d’instabilità per contrastare la violenza, impedendo in particolare che il ricorso alla forza non minacci il processo politico”. Tra gli altri compiti previsti per la MONUC dalla proposta francese vi sono la protezione dei civili e delle installazioni delle Nazioni Unite e lo stabilimento di relazioni con la missione delle Nazioni Unite in Burundi e con i governi di Congo e Burundi al fine di coordinare gli sforzi per fermare i movimenti di guerriglia che agiscono lungo la frontiera tra i due paesi.
Stati Uniti e Gran Bretagna si sono detti favorevoli alla proposta francese, che dovrebbe essere votato oggi, al fine di fare continuare le operazioni delle MONUC. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, aveva chiesto di portare la consistenza numerica della MONUC a 23.900 uomini, ma non è stato possibile raggiungere un accordo su questa cifra all’interno del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
La Repubblica Democratica del Congo è stata sconvolta da una sanguinosa guerra, durata dal 1998 al 2003, che ha visto la partecipazione di truppe di Angola, Zimbabwe, Namibia (e per un certo periodo anche di Ciad e Sudan) accanto a quelle del governo di Kinshasa che combattevano contro una serie di movimenti di guerriglia dell’est del Congo, appoggiati da Uganda, Rwanda e Burundi. Il conflitto ha provocato dai 2 milioni e 500mila ai 3 milioni di morti e diversi milioni di sfollati. Nonostante la firma di un accordo che prevede la partecipazione al governo dei guerriglieri, diverse regioni dell’est del paese vivono ancora nell’instabilità. In particolare nel Sud e Nord Kivu e nell’Ituri, dove un programma da 10 milioni di dollari per disarmare le diverse fazioni è stato dichiarato fallito. Infatti solo 32 persone hanno reso le loro armi agli ufficiali delle Nazioni Unite. Per questi motivi la comunità internazionale ritiene essenziale prolungare ed estendere il mandato della MONUC. (L.M.) (Agenzia Fides 1/10/2004 righe 46 parole 483)


Condividi: