ASIA/YEMEN - Rapimenti e torture dei migranti liberati dai raid militari

venerdì, 3 maggio 2013

Sana’a (Agenzia Fides) – L’esercito yemenita ha avviato un giro di vite sui traffici illegali nel nord del paese dove i migranti, i profughi e i rifugiati in cerca di asilo provenienti dal Corno d’Africa sono spesso tenuti prigionieri e torturati dalle bande criminali in cerca di riscatto. Nelle ultime quattro settimane, nella città settentrionale di Haradh, vicina al confine con l’Arabia Saudita, grazie ad una incursione militare sono stati liberati 1,620 migranti, comprese donne e bambini. La maggior parte, vittime di tratta umana, lavori forzati e schiavitù, si trovano presso l’ospedale Al-Mazraq gestito dall’ong Medici Senza Frontiere. I medici di MSF hanno riferito gravi segni di violenza su queste persone, unghie strappate e percosse. Nel 2012 hanno raggiunto lo Yemen circa 107 mila persone, prevalentemente dall’Etiopia e, fino ad oggi, ne sono arrivate già almeno 30 mila. (AP) (3/5/2013 Agenzia Fides)


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