AFRICA/MALI - Situazione migliora ma non si dimentichi il dramma degli sfollati e dei rifugiati

lunedì, 29 aprile 2013

Bamako (Agenzia Fides)- “La Commissione per il Dialogo e la Riconciliazione ha già iniziato il suo lavoro, le condizioni di sicurezza sono migliorate e l’amministrazione civile sta riprendendo le sue funzioni nelle città del nord liberate dalla presenza dei gruppi armati”. Sono questi i segnali di speranza riferiti all’Agenzia Fides da Don Edmond Dembele, Segretario Generale della Conferenza Episcopale del Mali.
Le truppe francesi insieme a quelle maliane e dei Paesi dell’Africa occidentale hanno ormai preso il controllo di gran parte del nord del Mali. I diversi gruppi jihadisti che le occupavano si sono dispersi nelle zone desertiche del Mali o si sono dirette all’estero. Secondo la stampa internazionale vi sarebbero appartenenti a questi gruppi, provenienti dal Mali, dietro gli ultimi attentati avvenuti in Libia, in particolare quello che ha colpito l’Ambasciata francese di Tripoli. “Qui in Mali si pensa in effetti che questi attentati siano la prova che i gruppi jihadisti fuggiti dal nostro Paese si siano rifugiati in Libia” dice don Dembele. “Ma la nostra preoccupazione principale al momento è la ricostruzione del Mali” aggiunge il sacerdote. “Uno dei problemi urgenti è quello dei rifugiati e degli sfollati. L’aiuto per gli sfollati interni diminuisce di giorno in giorno e le sofferenze di queste persone aumentano. La situazione rimane molto preoccupante perché sta per iniziare la stagione delle piogge e con esse aumenta il rischio di epidemie e di malattie come la malaria” conclude don Dembele. (L.M.) (Agenzia Fides 29/4/2013)


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