ASIA/TERRA SANTA - Occupazione “temporanea” di un eremitaggio cristiano da parte di coloni ebrei

lunedì, 22 aprile 2013

Taybeh (Agenzia Fides) – Un piccolo eremitaggio con una cappella, costruito su un terreno del Patriarcato latino di Gerusalemme nei pressi della città di Taybeh (30 chilometri a nord-est di Gerusalemme), è stato teatro nei giorni scorsi di una breve occupazione da parte di alcuni coloni ebrei, probabilmente provenienti dal vicino insediamento di Ofra. L'episodio si è verificato venerdì 19 aprile. I coloni si sono temporaneamente insediati nell'eremitaggio, incustodito da circa un anno – dopo essere stato costruito e abitato da un monaco greco-cattolico - , e hanno issato sul luogo la bandiera d'Israele. L'iniziativa ha provocato l'intervento di alcuni giovani cristiani e musulmani dell'area, che hanno manifestato la loro contrarietà all'occupazione messa in atto dai coloni, i quali si sono allontanati.
Sabato 20 aprile il vescovo William Shomali, Vicario patriarcale del Patriarcato latino di Gerusalemme, si è recato sul luogo insieme al sindaco cristiano di Taybeh e a quello musulmano del vicino villaggio di Deir Jarir per ascoltare direttamente dai testimoni la ricostruzione dei fatti e esprimere la sollecitudine della Chiesa per le popolazioni dell'area. “Sono andato per dire al popolo che noi proteggiamo i nostri Luoghi Santi, e non lasciamo che altri vengano a occupare le terre, le dimore e i luoghi di culto dove noi siamo da anni e da secoli” dichiara all'Agenzia Fides mons. Shomali. “Si è trattato più che altro di un'azione dimostrativa, messa in atto per vedere quali reazioni avrebbe provocato. Forse qualcuno dimentica” prosegue il Vicario patriarcale “ che la legge dello Stato d'Israele considera illegali le occupazioni di terreni e proprietà altrui”. (GV) (Agenzia Fides 22/4/2013).


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