ASIA/NEPAL - Un digiuno contro la corruzione

venerdì, 1 marzo 2013

Kathmandu (Agenzia Fides) – Un gruppo di attivisti per i diritti umani ha lanciato un digiuno per protestare contro la corruzione nel paese. Da sei giorni il coordinatore dell’iniziativa, l’attivista Sharada Bhusal, è nel centralissimo “Ratnapark” a Kathmandu, dove sta digiunando pubblicamente. Come riferito a Fides da fonti locali, altri attivisti si sono uniti a lui nel digiuno e centinaia di persone della società civile e di tutte le comunità religiose stano appoggiando la campagna anti-corruzione. Sharada Bhusal non si alimenta da un settimana, assumendo solo poca acqua. La sua salute è notevolmente peggiorata e, secondo i medici, la sua vita potrebbe essere a forte rischio.
L protesta è nata dalla popolazione del distretto di Mahottari, nella regione centrale del Nepal, che accusa di corruzione gli enti locali del distretto, ed è indirizzata in particolare alla “Commissione per le indagini sugli abusi di autorità” (CIAA). Gli attivisti anti-corruzione hanno presentato una denuncia alla Commissione, sul fatto che milioni di rupie stanziati per i Comitati di sviluppo dei villaggi nel distretto di Mahottari sono finiti nella tasche di funzionari locali. Un funzionario è accusato di aver sottratto 1,9 milioni di rupie nepalesi (circa 22mila dollari), un altro è accusato dell’appropriazione indebita di 7 milioni di rupie. Gli attivisti riferiscono di aver ricevuto minacce e avvertimenti perché non rendessero pubbliche le irregolarità. La Commissione oggi ha invitato gli attivisti a terminare il digiuno, promettendo “una indagine rapida e trasparente”. (PA) (Agenzia Fides 1/3/2013)


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