AMERICA/COLOMBIA - VESCOVI EUROPEI E AMERICANI DOPO LA VISITA NEL PAESE: IL POPOLO SOFFRE PER UNA GUERRA CHE SENTE ESTRANEA, MENTRE LA CHIESA E‘ IMPEGNATA A TUTTI I LIVELLI PER GLI AIUTI E LA RICONCILIAZIONE

lunedì, 26 maggio 2003

Bellavista (Agenzia Fides) – Una Delegazione di Vescovi Europei e Americani ha visitato la Colombia dal 12 al 19 maggio, per iniziativa dell’Opera tedesca Misereor con il patrocinio del Pontificio Consiglio Cor Unum. I Vescovi hanno incontrato in diverse città colombiane tutti i rappresentanti ecclesiali (Vescovi, sacerdoti, religiosi, parrocchie, delegati della pastorale, associazioni, movimenti), le autorità politiche e civili (Presidente, Vice Presidente, Parlamentari, Alto Commissionato per i Diritti Umani dell’ONU, Commissione di Riconciliazione Nazionale). Nella Dichiarazione finale i Vescovi ribadiscono l’apprezzamento per “l’incommensurabile servizio che la Chiesa a tutti i livelli, dai Pastori fino alle organizzazioni diocesane e parrocchiali, sta svolgendo a favore del popolo colombiano, specie per le persone che soffrono le conseguenze della povertà, dell’ingiustizia, della violenza e dell’insicurezza”. La Delegazione afferma che “i segni di questa dolorosa situazione sono la morte violenta e le ferite, gli orfani e le vedove che hanno perso i loro cari, la paura, lo sradicamento, la mancanza di protezione di quanti sono stati costretti ad abbandonare la propria casa, la mancanza di stabilità sociale, l’alto grado di impunità e la perdita di speranza di molte persone che non vedono la fine della violenza”.
“Il popolo colombiano vuole la pace sopra ogni cosa, soffre ed esprime il dolore di vedersi trascinato in una guerra che sente estranea” affermano i Vescovi, che appoggiamo la dichiarazione del Presidente della Conferenza Episcopale Colombiana (29 novembre 2002) in cui si rilevava che la Chiesa cattolica in Colombia è per la soluzione politica negoziata del conflitto armato; è autonoma e imparziale nel servizio al processo di pace e del bene comune; la Chiesa e la Commissione di Riconciliazione Nazionale mantengono l’impegno di offrire i loro servizi e di lavorare senza soste per il processo di costruzione di una pace giusta e durevole con tutte le parti in conflitto.
Facendo eco alle parole del Santo Padre Giovanni Paolo II, la Delegazione ribadisce che “la guerra è una sconfitta dell’umanità” e che le situazioni di ingiustizia devono essere superate “con il dialogo onesto e sincero” che esige una vera conversione dei cuori e azioni indirizzate alla promozione e allo sviluppo integrale di persone e popoli”. “La pace oltre ad essere impegno di tutti, è un dono di Dio che bisogna chiedere insistentemente”, perciò già nel programma della visita era prevista la preghiera frequente per la Pace e la celebrazione dell’Eucaristia nelle diverse comunità. “Ora questo impegno sarà un punto importante del nostro impegno con il popolo e con la Chiesa colombiana” afferma la Dichiarazione.
Mons. Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, in un suo messaggio ha posto l’accento sul ruolo della Chiesa colombiana nell’ambito sociale e sul suo impegno per promuovere la riconciliazione attraverso l’evangelizzazione: “La Chiesa vuole che l’uomo guarisca e si salvi mediante l’incontro con Cristo, come ha rilevato il Santo Padre. Questo è vero anche in questo Paese, per distruggere i fermenti d’odio che si annidano nel cuore di ogni uomo”.(R.Z.) (Agenzia Fides 26/5/2003; Righe 37; Parole 507)


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