AMERICA/VENEZUELA - “Il carcere è un centro di riabilitazione, non un deposito di condannati a morte”, afferma il Cardinale Urosa

lunedì, 4 febbraio 2013

Caracas (Agenzia Fides) – L'Arcivescovo di Caracas, il Cardinale Jorge Urosa Savino, ha chiesto ai venezuelani di non abituarsi all'idea che le carceri del paese sono depositi di persone destinate a morire. "Al contrario, sono centri di riforma, centri di riabilitazione, centri per re-inserirsi nella società".
Il Cardinale Jorge Urosa ha parlato, in un'intervista alla stampa locale, sugli eventi nella prigione di Uribana dove sono morte almeno 58 persone e oltre 90 ferite (Vedi Fides 30/01/2013).
In una nota inviata all’Agenzia Fides, si afferma che “il governo nazionale ha la responsabilità delle carceri, della vita e la sicurezza delle persone che sono lì recluse". Il cardinale ha ribadito che la chiusura delle carceri non è una soluzione definitiva al problema. "Si creano altri problemi. Quello che bisogna fare è costruire più carceri, ottimizzare i processi, garantire condizioni migliori di vita e sostenere i diritti umani dei prigionieri, anche se alcuni di loro sono criminali", ha detto. Dopo che ha ringraziato Papa Benedetto XVI per il suo l'interessamento e le sue preghiere, ha colto l'occasione per esprimere solidarietà ai prigionieri politici del paese.
(CE) (Agenzia Fides, 04/02/2013)


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