ASIA/GIORDANIA - Sfruttamento, abusi, lavori pesanti e sottopagati per 50 mila bambini lavoratori

venerdì, 1 febbraio 2013

Amman (Agenzia Fides) – In Giordania, a causa della povertà, tanti minori non hanno mai avuto la possibilità di giocare o condurre una vita da bambini perché costretti a lavorare per poter sopravvivere. Secondo l’ultimo censimento, la forza lavoro totale nel paese conta 1 milione e 200 mila persone, tra le quali 33 mila bambini. Altre cifre parlano di oltre 50 mila piccoli lavoratori. Le relazioni redatte dagli attivisti per la tutela dei diritti umani e dai sindacati riportano maltrattamenti fisici, psicologici e abusi sessuali, oltre a condizioni di lavoro disumane, come lunghe giornate molto faticose e sottopogate, che questi bambini vivono quotidianamente. Il Centro Nazionale di Medicina Legale non conferma ufficialmente i casi di bambini vittime di abusi sul lavoro né rende pubbliche le cifre attinenti al fenomeno. Tuttavia, uno studio condotto da un esperto internazionale conferma che il 15% di tutti i casi di abusi sessuali sui minori di 18 anni sono collegati con lo sfruttamento sessuale dei piccoli sul lavoro o la prostituzione delle bambine. La legge giordana è conforme alle convenzioni internazionali in materia di lavoro minorile che prevedono multe pecuniarie e pene detentive. Tuttavia, in pratica, queste leggi non vengono applicate. Spesso gli ispettori del ministero del lavoro locale tollerano le irregolarità perchè la maggior parte di questi bambini ha disperato bisogno di lavorare per vivere. (AP) (1/2/2013 Agenzia Fides)


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