ASIA/FILIPPINE - Le scuole riaprono dopo il tifone ma manca ancora l’elettricità

lunedì, 14 gennaio 2013

Manila (Agenzia Fides) – Dopo il passaggio del devastante tifone Bopha, che ha colpito il paese di recente (vedi Agenzia Fides 6/12/2012), migliaia di bambini dell’isola meridionale di Mindanao stanno rientrando a scuola, in ritardo rispetto alla ripresa delle lezioni nel resto del paese. Il 7 dicembre 2012 era stato dichiarato lo stato di calamità. La riapertura delle scuole dopo le vacanze di Natale è slittata visto che molti edifici sono stati usati come centri di evacuazione. Secondo le stime, 569 scuole, sia elementari che secondarie, sono state danneggiate o completamente distrutte e 231.681 sono gli studenti colpiti. Nei dipartimenti di Boston, Cateel e Baganga, nella parte orientale della provincia di Davao, sono rimaste in piedi solo 2 scuole. In alcune aree neanche una.
Bopha si è abbattuto su Mindanao il 4 dicembre 2012 colpendo 6 milioni e 300 mila persone e facendo registrare oltre 2 mila tra morti e dispersi. Distrutte 200 mila abitazioni. Il tifone ha causato violente inondazioni in particolare nella parte orientale della provincia di Davao Orientale, in quella di Surigao del Sur e Compostela Valley. A distanza di un mese, l’elettricità non è ancora stata ripristinata, molte scuole sono costrette a dipendere dai generatori, e la pioggia continua a cadere ostacolando le operazioni di risanamento. L'8 gennaio l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli aiuti umanitari (OCHA) ha lamentato il precario sostegno psico-sociale a favore dell’istruzione e degli scolari. Molte persone si dicono anche preoccupate per l’effetto a lungo termine che la tempesta potrebbe avere nel campo. (AP) (14/1/2013 Agenzia Fides)


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