AFRICA/CONGO RD - Oltre 914.000 sfollati, 600 scuole distrutte nel Nord Kivu, mentre la tensione non si placa

lunedì, 17 dicembre 2012

Kinshasa (Agenzia Fides)- Oltre 600 scuole sono state distrutte o fatte oggetto di atti vandalici nell’est della Repubblica Democratica del Congo, a causa dell’instabilità per la presenza di diversi movimenti armati che oltre a combattersi tra loro, terrorizzano e vessano i civili.
La denuncia è dell’ufficio congolese dell’UNICEF che ricorda che nel solo periodo da settembre ad oggi, sono 250 le scuole distrutte o occupate da miliziani armati nel Nord e Sud Kivu. In diversi casi il mobilio scolastico e i libri di studio sono stati usati come legna da ardere.
Gli studenti che non possono proseguire gli studi sono 240.000, mentre gli sfollati interni nel solo Nord Kivu sono 914.000. I bambini che hanno perso i genitori durante le drammatiche fasi della fuga dai villaggi sono 715, secondo i dati in possesso dell’UNICEF.
La situazione rimane tesa a Goma, il capoluogo del Nord Kivu, dove nonostante l’evacuazione dalla città dei ribelli dell’M23, il locale governatore ha denunciato che i guerriglieri vogliono mantenere la popolazione in “uno stato di psicosi” al fine di fare pressione sul governo congolese impegnato nei negoziati di Kampala. Nella capitale ugandese sono infatti in corso delle trattative, sotto l’egida della Conferenza Internazionale della Regione dei Grandi Laghi (CIRGL), al fine di trovare una soluzione pacifica alla crisi nel Nord Kivu. Diversi osservatori congolesi però affermano che Rwanda e Uganda (che fa da mediatore) non sono sinceri nel volere la pace, ricordando i diversi rapporti dell’ONU che denunciano l’appoggio rwandese e ugandese all’M23.
Il Presidente congolese Joseph Kabila ha lanciato il 15 dicembre un appello a difendere l’unità nazionale di fronte alla ribellione dell’M23 e “all’aggressione del Rwanda”. Parlando di fronte ai deputati e ai senatori riuniti in seduta congiunta il Presidente congolese ha denunciato: “una volta di più, ci è stata imposta una guerra ingiusta. È stato detto tutto su questa guerra di aggressione da parte del Rwanda”. (L.M.) (Agenzia Fides 17/12/2012)


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