AFRICA/MALI - Contrasti politici alla base delle dimissioni forzate del Primo Ministro

martedì, 11 dicembre 2012

Bamako (Agenzia Fides) - Una controversia tra il Presidente Dioncounda Traoré, e i membri dell’ex giunta militare da una parte e il Primo Ministro dall’altro, hanno determinato le dimissioni “forzate” di quest’ultimo. È l’interpretazione prevalente a Bamako, secondo quanto riferisce all’Agenzia Fides don Edmond Dembele, Segretario della Conferenza Episcopale del Mali, circa le dimissioni presentate oggi dal Premier Cheick Modibo Diarra. Diarra ha annunciato le sue dimissioni e quelle del suo governo in diretta tv, poche ore dopo essere stato arrestato dai militari che lo scorso marzo hanno condotto un golpe.
“Il Primo Ministro e i membri dell’ex Giunta Militare non si accordavano più come prima. E anche le relazioni tra il Premier e il Presidente non erano buone. L’avvenimento importante che probabilmente ha determinato la decisione dei militari di imporre le dimissioni di Diarra è l’organizzazione delle consultazioni nazionali che dovevano cominciare oggi” dice don Dembele. “È stato Diarra che le ha organizzate e che ha deciso i contenuti e i modi del loro svolgimento, in un modo che è stato giudicato unilaterale da diverse forze politiche. Il più grande partito politico del Paese si era dichiarato contrario alle consultazioni nazionali perché giudicava questa iniziativa come un tentativo di indebolire il Presidente”.
La tensione politica era salita ieri, quando i membri della società civile avevano chiesto il rinvio delle consultazioni nazionali. Il Premier è stato dunque costretto alle dimissioni da un ventaglio di forze più ampio dei membri della ex Giunta Militare che avevano effettuato il golpe nel marzo scorso.
Don Dembele non pensa che tra le motivazioni delle dimissioni forzate di Diarra vi siano contrasti sull’invio di una forza militare della CEDEAO per combattere i gruppi islamisti che controllano il nord del Paese. “L’esercito non rifiuta un intervento internazionale. Sono stati raggiunti degli accordi con la CEDEAO. Quest’ultima ha accettato le condizioni poste dall’esercito maliano per dare il suo assenso al dispiegamento di truppe dell’Africa occidentale nel Paese, come per esempio che il comando della forza della CEDEAO abbia la sua base alla periferia di Bamako” conclude don Dembele. (L.M.) (Agenzia Fides 11/12/2012)


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