AFRICA/SIERRA LEONE - Migliaia di bambini lavorano nelle miniere di diamanti per sopravvivere

venerdì, 7 dicembre 2012

Koidu (Agenzia Fides) – In Sierra Leone i diamanti hanno contribuito ad alimentare la guerra civile che ha afflitto il paese dal 1991 al 2002, adesso ne stanno promuovendo in qualche misura la crescita economica, ma allo stesso tempo attirano in miniera migliaia di bambini con il conseguente abbandono della scuola. Sono migliaia, infatti, i ragazzi impegnati a scavare alla ricerca delle pietre preziose nella miniera che si trova fuori dalla città di Koidu, nella regione di Kono. Molti lasciano la scuola perché devono mantenere le rispettive famiglie. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’esportazione di oro, diamanti e minerali di ferro, ha contribuito alla crescita del 21,3% dell’economia del paese, ma questa situazione non ha ancora dato alcun vantaggio alla maggior parte dei sierraleonesi. Circa il 70% dei ragazzi della Sierra Leone sono disoccupati. In molte famiglie i bambini stanno diventando i capo famiglia. Vengono pagati da 10 mila a 20 mila leones (3-6 dollari) al giorno e 40 mila leones quando trovano i diamanti. A Kenema, ad est della capitale, e a Koidu, si stima ci siano circa 3 mila piccoli minatori, anche se non ci sono cifre ufficiali, quindi potrebbero essere molti di più. I giovani lavorano nelle miniere, nei pozzi aperti o sulle rive dei fiumi, rimanendo sin da piccoli emarginati ed esclusi dall’istruzione. Nel corso della guerra civile molti ragazzi sono stati costretti ad arruolarsi, molti avevano perso l’intera famiglia, altri hanno trovato le loro case completamente distrutte e, non avendo altre possibilità per sopravvivere si sono trovati a lavorare in miniera. (AP) (7/12/2012 Agenzia Fides)


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