EUROPA/PORTOGALLO - Organizzazioni cattoliche denunciano la regressione sociale e l’aumento della povertà

martedì, 30 ottobre 2012

Lisbona (Agenzia Fides) – "Rileviamo che è in atto un enorme regresso sociale, che colpisce soprattutto i più deboli, portando un aumento della povertà, dell’insicurezza, della violenza e altri problemi sociali" si legge nel comunicato dei Movimenti degli Operai Cattolici pubblicato dall'agenzia Ecclesia, di cui è pervenuta copia all’Agenzia Fides. L’Associazione degli operai cattolici e la Gioventù Cattolica del Portogallo hanno definito, in una dichiarazione ufficiale congiunta, come "grande regressione sociale" la proposta di bilancio dello Stato promossa dal governo per il 2013. Il movimento Lega degli Operai cattolici (LOC), il Movimento dei lavoratori cristiani (MTC) e il Movimento Gioventù Operaia Cattolica (JOC) parlano di "ingiustizie" nella proposta del governo.
Il documento critica anche la riduzione dei vari benefici sociali: "è ovvia la chiara svalutazione del lavoro umano e il disprezzo per i diritti dei lavoratori". "Queste opzioni attaccano violentemente i redditi da lavoro e dei cittadini più poveri; mostrano l'incapacità di combattere la corruzione, la frode fiscale e la promiscuità tra interessi privati e servizi pubblici; mostrano irresponsabilità nella gestione finanziaria del settore bancario". La nota conclude: "A tutti noi, giovani, adulti, anziani e bambini, compete dunque l’essere consapevoli della realtà, ripensare i valori con cui vogliamo costruire la società e agire coerentemente". (CE) (Agenzia Fides, 30/10/2012)


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