AMERICA/PANAMA - Protesta violenta per la “Legge 72”: la chiesa Cattolica unico intermediario fra le parti

sabato, 27 ottobre 2012

Colon (Agenzia Fides) – La Chiesa cattolica a Panama esprime “preoccupazione” per la violenza in corso fra cittadini e forze dell’ordine, ma anche “fiducia nell’atteggiamento del governo”: lo afferma una nota inviata all'Agenzia Fides da p. Eusebio Muñoz, portavoce della Chiesa Cattolica. La Chiesa invita “la popolazione a ritrovare la pace e la calma, come popolo”, invocando su ciascuno “la saggezza dello Spirito Santo”.
La vicenda che sta agitando il paese riguarda l’approvazione della “Legge 72”, che permette la vendita di terreni statali ai privati nella cosiddetta “zona commerciale franca” (ZLC), nei pressi del Canale di Panama (vedi Fides 22/10/2012 e 24/10/2012). La popolazione locale, sindacati e gruppi di attivisti protestano perchè tale provvedimento dà la possibilità a imprenditori stranieri di acquistare quei terreni e di sconvolgere la vita delle comunità locali.
Due giorni fa la popolazione era scesa in piazza e la chiesa evangelica del paese ha anche organizzato una “Marcia per la Pace” nel centro della città di Colon. Ieri, 26 ottobre, si sono registrate altre manifestazioni di protesta, sfociate in violenti scontri fra le forze dell'ordine e in atti di vandalismo, con un bilancio di 8 feriti gravi e 240 fermati dalla polizia. Secondo i mass media locali, la Chiesa Cattolica è l'unica organizzazione che fa da mediatrice, cercando un dialogo fra le parti. Mentre il governo ha manifestato l’intenzione di modificare in alcuni punti la Legge 72, la popolazione chiede la revoca completa della legge. Secondo gli osservatori, il Presidente di Panama potrebbe annunciare “una marcia indietro”.
La ZLC, è considerata la più grande al mondo dopo Hong Kong. E' sede di oltre 3.000 aziende, che creano 30.000 posti di lavoro e dà contributi al fisco per 100 milioni di dollari all'anno.
(CE) (Agenzia Fides, 27/10/2012)


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