AMERICA/URUGUAY - Cresce il supporto popolare alla Commissione “Per la Vita e per l’Acqua” di Tacuarembó

martedì, 23 ottobre 2012

Montevideo (Agenzia Fides) – Per impedire la realizzazione dei progetti megaminerari a Tacuarembó, la locale Commissione "Per la Vita e per l'Acqua" (vedi Fides 27/09/2012) ha raccolto 1.500 firme durante la Fiera "Expo Ganadera" che si svolge nella capitale del dipartimento di Tacuarembó. La nota inviata dalla Conferenza Episcopale dell'Uruguay all'Agenzia Fides informa che la settimana scorsa era partita la campagna per raccogliere le firme al fine di evitare lo sfruttamento delle miniere a cielo aperto: "E' un diritto dei cittadini pronunciarsi su questo problema, chiedere ai legislatori di proteggere l'ambiente, e questo è ciò che stiamo promuovendo" ha spiegato un membro della Commissione.
Il Vescovo della diocesi di Tacuarembó, Sua Ecc. Mons. Julio Bonino Bonino, ha manifestato il suo appoggio all'iniziativa, al fine di dare ai cittadini la possibilità di esprimersi sulla proposta di "trasformare l'Uruguay in un paese minerario". Il Vescovo ha osservato che nella Commissione non ci sono tecnici né politici, e i suoi membri sono persone che vogliono preservare l'immenso patrimonio naturale locale perché l’Uruguay diventi un paese “produttore di alimenti”. Mons. Bonino, continua la nota, ricorda che il CELAM (Consiglio Episcopale Latino Americano) ha esortato i Vescovi a chiedere allo Stato “di realizzare processi di consultazione per facilitare la partecipazione delle persone interessate da progetti minerari nelle decisioni circa la possibile attuazione di tali progetti”. “Spinto da queste motivazioni – afferma il Vescovo di Tacuarembó - ho deciso di prendere posizione ed entrare a far parte di questa Commissione denominata ‘Tacuarembó per la Vita e per l'Acqua’.” (CE) (Agenzia Fides, 23/10/2012)


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