ASIA/LAOS - “Anno della Fede” fra le persecuzioni: cristiani costretti a diventare “animisti”

lunedì, 22 ottobre 2012

Savannakhet (Agenzia Fides) – Alcuni funzionari civili laotiani della provincia di Savannakhet minacciano di distruggere le case di cristiani nel villaggio di Seekaew, se essi rifiutano di compiere riti religiosi animisti. Secondo informazioni pervenute da fonti locali dell’Agenzia Fides, le autorità locali della provincia intendono scoraggiare in tutti i modi i cittadini cristiani dal professare la loro fede e praticare il loro culto liberamente.
Come riferisce a Fides l’Ong “Human Rights Watch for Lao Religious Freedom” (HRWLRF), oltre 50 fedeli cristiani (di 13 famiglie) del villaggio di Seekaew sono stati fermamente invitati dagli anziani del villaggio a sottoporsi a tradizionali riti animistici e a bere “acqua sacra” secondo il rituale di una medium. Con la partecipazione a tali riti, i cristiani sarebbero stati riconosciuti come “animisti” e professanti le religioni tradizionali. Dopo numerosi tentativi, i cristiani si sono rifiutati e dunque, secondo i leader locali, hanno perso il diritto di risiedere nel villaggio. Alcuni giorni dopo, le autorità civili del distretto di Pinh, in cui si trova il villaggio, hanno minacciato i cristiani di sequestrare e demolire le loro case se non smettono di osservare la fede cristiana. In seguito, però, il capo dell’Ufficio Affari religiosi del distretto di Pinh, ha dichiarato pubblicamene nel villaggio che i residenti sono liberi di scegliere la loro religione, cristianesimo incluso.
Anche nel villaggio di Allowmai, a poca distanza, alcuni rappresentanti locali delle autorità stanno cercando di costringere i cristiani a partecipare a riti tradizionali animisti e ad abbandonare la fede cristiana. I funzionari di polizia hanno detto che se i cristiani non abiureranno la loro fede, sarà prolungata la detenzione dei tre leader cristiani Bountert, Adang e Onkaew, arrestati nelle scorse settimane (vedi Fides 29/9/2012). Stesso discorso a Kengsaiyai, altro villaggio nel medesimo distretto: a circa 31 famiglie cristiane (circa 155 persone) e a oltre 70 famiglie di non cristiani è stato chiesto di effettuare un rituale secondo l’antico “culto degli spiriti”, pena la perdita del diritto di risiedere nel villaggio.
Fonti di Fides commentano: “Nell’Anno della Fede, la piccola comunità cristiana in Laos è chiamata a resistere e a conservare coraggiosamente la propria fede, anche fra vessazioni e persecuzioni”. In Laos i cristiani sono complessivamente il 2,9% della popolazione (6,5 milioni di abitanti), fra i quali il 2% protestanti e lo 0,9% cattolici. (PA) (Agenzia Fides 22/10/2012)


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