AFRICA/CIAD - Bambini emigrati finalmente riuniti alle rispettive famiglie

giovedì, 18 ottobre 2012

Abuja (Agenzia Fides) – La maggior parte degli studenti di Corano del Ciad che si trovavano in Nigeria per motivi di studio, e che nel marzo scorso erano stati costretti a fuggire per tornare nel loro paese a causa delle violenze in corso nel nord della Nigeria, si sono ora riuniti ai loro genitori. Circa 575 dei 1.000 giovani fuggiti dalla Nigeria erano bambini, l’80% dei quali soli, in viaggio con il loro marabutto – santone musulmano – o insegnante di Corano. Per mesi sono rimasti nei villaggi di N'Gouboua, nella regione di Lac nel Ciad occidentale, dove famiglie locali, autorità del posto e agenzie umanitarie hanno fornito loro cibo, riparo e materiale scolastico. Da marzo l’Unicef, la Croce Rossa del Ciad e il Ministero degli Affari Sociali, avevano raggruppato 340 bambini con le rispettive famiglie in 48 villaggi. Secondo un rapporto dell’organizzazione Human Rights Watch, migliaia di famiglie dell’Africa occidentale mandano i propri figli ad imparare il Corano fuori dal proprio paese, sotto la guida di un insegnante religioso o di un imam. Alcuni non incontrano difficoltà, ma i minori che viaggiano da soli spesso trascorrono la maggior parte della giornata a chiedere l’elemosina invece di andare a scuola, hanno una scarsa assistenza sanitaria e a volte nessuna, cibo inadeguato, e subiscono abusi. Agli studenti di Corano è impedita una educazione formale con qualifiche riconosciute, e adesso si aggiunge anche il rischio che nella loro formazione si possano insinuare ideologie ispirate a Boko Haram. Le agenzie e il Ministero tengono sotto controllo ogni progresso fatto dai piccoli studenti quando vengono riuniti con le rispettive famiglie. E’ un processo molto difficile dato che molti bambini inizialmente sono allontanati perchè le famiglie non possono permettersi di mantenerli. (AP) (18/10/2012 Agenzia Fides)


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