AFRICA/NIGERIA - Il Concilio “catalizzatore” per la crescita della Chiesa in Africa, secondo il Vescovo di Sokoto

giovedì, 11 ottobre 2012

Abuja (Agenzia Fides) - Il Concilio Vaticano II, apertosi esattamente 50 anni, l’11 ottobre 1962, è stato un “catalizzatore” per la crescita della Chiesa in Africa. Lo ha affermato Sua Ecc. Mons. Matthew Hassan Kukah, Vescovo di Sokoto (Nigeria), in un articolo ripreso dal Catholic News Service of Nigeria. Il 10% degli oltre 2000 Padri conciliari provenivano dall’Africa, ricorda Mons. Kukah. Il Vescovo sottolinea inoltre alcuni dei frutti del Concilio (appello universale alla santità di tutti i fedeli, riforma liturgica) che hanno prodotto, a loro volta, sviluppi positivi per la Chiesa in Africa. Tra questi vi sono la crescita del clero locale, la traduzione della Bibbia nelle lingue locali, il dialogo ecumenico e interreligioso, l’impegno dei laici nella vita della Chiesa e della società.
“L’apertura ai laici ha permesso di offrire i loro doni accademici e professionali alla Chiesa, arricchendola in ogni aspetto e ha consentito a diversi fedeli di cooperare in quasi ogni area della vita della Chiesa cattolica” ha sottolineato Mons. Kukah, che ha aggiunto: “Ancora più sorprendente per la Chiesa è la vitalità dei gruppi femminili. In diversi parti dell’Africa, le donne sono la più potente e impetuosa espressione di vita ed energia all’interno della Chiesa. Cerimonie come ordinazioni e altre pubbliche funzioni non sarebbero state le stesse senza le donne. Donne prive di istruzione hanno ora trovato il modo di esprimersi come compositori. Anche i giovani sono ora in grado di far sentire la loro voce e la loro vitalità è fonte di arricchimento”. (L.M.) (Agenzia Fides 11/10/2012)


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