VATICANO - Il Papa ai nuovi Vescovi: “La missione richiede Pastori configurati a Cristo per santità di vita, prudenti e lungimiranti, pronti a spendersi generosamente per il Vangelo”

sabato, 8 settembre 2012

Castel Gandolfo (Agenzia Fides) – “La missione richiede Pastori configurati a Cristo per santità di vita, prudenti e lungimiranti, pronti a spendersi generosamente per il Vangelo e a portare nel cuore la sollecitudine per tutte le Chiese”: è la raccomandazione che il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto ai Vescovi di nuova nomina dei territori dipendenti dalla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, che stanno partecipando ad un Seminario di formazione (vedi Fides 01/09/2012), ricevuti in udienza nel Palazzo apostolico di Castel Gandolfo il 7 settembre.
Ricordando il prossimo inizio dell’Anno della fede, il Papa nel suo discorso ha sottolineato: “Le comunità di cui siete Pastori in Africa, Asia, America Latina ed Oceania, pur in situazioni differenti, sono tutte impegnate nella prima evangelizzazione e nell’opera di consolidamento della fede. Di esse percepite le gioie e le speranze, come pure le ferite e le preoccupazioni… Nel vostro cuore sia sempre salda la fiducia nel Signore; la Chiesa è sua, ed è Lui che la guida sia nei momenti difficili, che di serenità”.
Benedetto XVI ha citato quindi “pregi e debolezze” della breve storia delle giovani comunità, che stanno comunque camminando verso la maturazione, ed ha osservato: “Da qualche tempo si registra una diminuzione dei missionari, bilanciata, però, dall’aumento del clero diocesano e religioso. La crescita numerica di sacerdoti autoctoni produce pure una nuova forma di cooperazione missionaria: alcune giovani Chiese hanno iniziato ad inviare propri presbiteri a Chiese sorelle sprovviste di clero nel medesimo Paese o in nazioni dello stesso Continente; è una comunione che deve animare sempre l’azione evangelizzatrice”.
“Le giovani Chiese costituiscono un segno di speranza per il futuro della Chiesa universale” ha esclamato il Pontefice, esortando i Vescovi “a non risparmiare forza e coraggio per una solerte opera pastorale”: “Abbiate a cuore la missio ad gentes, l’inculturazione della fede, la formazione dei candidati al sacerdozio, la cura del clero diocesano, dei religiosi, delle religiose e dei laici. La Chiesa nasce dalla missione e cresce con la missione… Una corretta inculturazione della fede vi aiuti ad incarnare il Vangelo nelle culture dei popoli e ad assumere ciò che di buono vive in esse”.
Il Pontefice ha invitato i Vescovi ad “un’attenzione specifica per i sacerdoti” e ad avere sul mondo di oggi “uno sguardo di fede, per comprenderlo in profondità, ed un cuore generoso, pronto ad entrare in comunione con le donne e gli uomini del nostro tempo”. “Tenete lo sguardo fisso su Gesù, il Pastore dei pastori – è stata l’esortazione del Papa -: il mondo di oggi ha bisogno di persone che parlino a Dio, per poter parlare di Dio”.
Di fronte all’instabilità, alle emergenze alimentari, sanitarie ed educative, alle discriminazioni, ai fondamentalismi, alla mancanza di rispetto dei più deboli, che affliggono gran parte delle giovani Chiese, il Papa ha invitato a “dare fiducia al Vangelo, alla sua forza rinnovatrice, alla sua capacità di risvegliare le coscienze e di provocare dall’interno il riscatto delle persone e la creazione di una nuova fraternità”.
Infine, citando il Messaggio per la prossima Giornata Missionaria Mondiale, Benedetto XVI ha sottolineato: “la fede è data perché sia condivisa; un talento consegnato perché porti frutto; una luce cui non è concesso di rimanere nascosta. La fede è il dono più importante che ci è stato fatto nella vita: non possiamo tenerlo solo per noi!”. (SL) (Agenzia Fides 08/09/2012)


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