AFRICA/LIBIA - Sicurezza precaria a Bengasi tra Attentati, rapimenti e assalti a prigioni

mercoledì, 1 agosto 2012

Tripoli (Agenzia Fides)-Bombe, rapimenti e assalti a prigioni: la sicurezza a Bengasi, capitale della Cirenaica (Libia orientale) appare ancora precaria a circa 9 mesi dalla fine della guerra civile e del rovesciamento del regime di Gheddafi.
Nella mattinata del 1° agosto un ordigno esplosivo ha danneggiato la sede locale dell’intelligence militare. L’attentato (che non ha provocato vittime ma gravi danni materiali, estesi anche gli edifici adiacenti), non è stato ancora rivendicato, ma secondo un alto ufficiale della sicurezza, dal 20 luglio, giorno di inizio del Ramadan, vi sono stati diversi attentati contro sedi delle forze di sicurezza e simboli del deposto regime.
Nella notte del 31 luglio, ignoti hanno assalito la prigione dove era detenuto Salem al-Obeidi, liberandolo. Questi è accusato di aver ucciso Abdel-Fattah Younis, l’ex Ministro degli Interni di Gheddafi che era divenuto uno dei leader degli insorti. Younis fu ucciso nel luglio 2011 in circostanze che non sono ancora state chiarite.
Infine 7 rappresentanti della Mezzaluna Rossa iraniana sono stati rapiti nella notte tra il 30 e il 31 luglio, mentre rientravano in hotel. I membri della delegazione sono stati intercettati da un gruppo armato che li ha caricati a bordo di diverse auto e trasferiti in un luogo sconosciuto. il conducente libico del veicolo su cui viaggiavano è rimasto libero. (L.M.) (Agenzia Fides 1/8/2012)


Condividi: