AFRICA/R.D. CONGO - I DEHONIANI: “PERCHÉ LE NAZIONI UNITE NON INTERVENGONO CON EFFICACIA IN CONGO?”

venerdì, 23 maggio 2003

Roma (Agenzia Fides)- “Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per gli avvenimenti drammatici che si stanno verificando in queste settimane nella fascia orientale della RDC e in modo particolare nella regione dell’Ituri e zone vicine”. Così i Padri Dehoniani (SCJ) denunciano in un comunicato del 20 maggio, le violenze che stanno sconvolgendo l’Ituri nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo. Nel loro comunicato i Padri Dehoniani richiamano la comunità internazionale alle proprie responsabilità per quello che sta accedendo in Congo: “Siamo perplessi sul fatto che, in questa situazione drammatica, le forze dell’ONU non abbiano né la possibilità né il mandato di intervenire per dissuadere le forze fautrici di disordini e portatrici di morte; al contrario si fa strada il disegno di ritirare le forze dell’ONU da zone ritenute troppo pericolose per gli osservatori e i militari stessi dell’ONU (Bunia, Komanda, Mambasa …). Questo significherebbe abbandonare le popolazioni di intere regioni alla loro triste sorte e consegnarle nelle mani di milizie arrabbiate, capaci solo di saccheggiare, distruggere e uccidere”.(L.M.) (Agenzia Fides 23/5/2003 righe 19 parole 197)


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