OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - La Chiesa guarda al Beato Pietro To Rot per rilanciare il valore della famiglia

sabato, 7 luglio 2012

Rabaul (Agenzia Fides) – Un lungo periodo di preparazione, scandito da catechesi mensili per riflettere sul tema della famiglia e della vita; la “peregrinatio” delle reliquie del Beato nelle parrocchie della diocesi di Rabaul; il pellegrinaggio dei Vescovi della Papua Nuova Guinea e Isole Salomone a Rakunai, luogo di nascita del Beato: con questo cammino alle spalle, la comunità cristiana della Papua Nuova Guinea celebra oggi, 7 luglio , l’anniversario dei 100 anni di nascita del del Beato Pietro To Rot, laico e martire, al culmine dell’Anno a lui dedicato (luglio 2011 – dicembre 2012).
Per celebrare l’evento, il Vescovo di Rabaul, Mons. Francesco Panfilo, SDB ha diffuso nei giorni scorsi una Lettera pastorale dal titolo “Il Beato To Rot, un campione della vita familiare”. Nel testo della missiva, inviata all’Agenzia Fides, il Vescovo sottolinea: “La santità di questo laico semplice e umile e ricorda a tutti i fedeli cattolici di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone, l'importanza dell'istituzione della famiglia e del matrimonio cristiano”.
Il Vescovo auspica che “le celebrazioni in onore del Beato portino maggiore santità nelle nostre famiglie e, soprattutto, che i giovani possano scoprire l'importanza del sacramento del matrimonio”.Anche Papa Benedetto XVI, nel suo messaggio ai Vescovi della Papua Nuova Guinea e Isole Salomone, al termine della visita 'ad limina' a Roma il 9 giugno 2012, ha incoraggiato tutte le coppie sposate “a guardare al suo esempio di coraggio e quindi ad aiutare gli altri a considerare la famiglia come un dono”. Papa Benedetto XVI ha inviato in Papua Nuova Guinea il Cardinale Joseph Zen di Hong Kong come suo inviato speciale per la celebrazione del centenario, ricordando che il Beato “ha offerto la vita a Cristo come un marito e padre di famiglia”.
Pietro To Rot è un catechista della Papua Nuova Guinea, ucciso nel 1945 per essersi opposto alla poligamia. Durante la seconda guerra mondiale, il suo villaggio, Rakunai, venne occupato dai giapponesi, i missionari finirono imprigionati, ma To Rot si assunse la responsabilità della vita spirituale dei suoi concittadini. Quando, le autorità legalizzarono la poligamia, il Beato Pietro la rifiutò. Venne ucciso con un’iniezione nel luglio 1945 da un medico giapponese. E’ il primo beato della Papua, elevato alla gloria degli altari il 17 gennaio 1995 da Giovanni Paolo II. (PA) (Agenzia Fides 7/7/2012)


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