ASIA/INDIA - Preghiera e festa con i fedeli di altre religioni per l’anniversario della morte di Madre Teresa di Calcutta, il primo dopo la beatificazione

martedì, 7 settembre 2004

Calcutta (Agenzia Fides) - Gioia e preghiera in tutto il mondo: così le suore Missionarie della Carità hanno celebrato, il 4 e 5 settembre, il settimo anniversario della morte di Madre Teresa di Calcutta, il primo dopo la sua Beatificazione. A Calcutta, alla Casa madre della Congregazione, oltre 300 fra religiose e novizie e numerosi laici hanno celebrato il 4 settembre una solenne Eucarestia alla presenza di fedeli di altre religioni, convenuti per onorare la Madre. Durante l’omelia, Mons. Lucas Sirkar, Arcivescovo di Calcutta ha commentato il passo del Vangelo delle Beatitudini e ha esortato i “figli e figlie di Madre Teresa” a portare l’annuncio del Vangelo e a servire i più poveri fra i poveri, come la Madre ha fatto.
Dopo l’Eucarestia circa 130 novizie hanno cantato e pregato presso la tomba della Madre, del tutto ricoperta dai fiori posti dai fedeli che si sono raccolti in preghiera, mentre il pellegrinaggio alla tomba è continuato per tutta la giornata. Ma, come di consueto, per le religiose di Madre Teresa, la giornata dedicata alla sua memoria è stata vissuta soprattutto nel servizio ai poveri e nella cura dei malati terminali.
Anche nelle altre case delle Missionarie della Carità, in Europa, Asia e Africa si sono celebrate Sante Messe. A Skopie, in Macedonia, dove Madre Teresa è nata, fedeli cattolici, ortodossi e musulmani hanno deposto corone di fiori alla base della statua che campeggi in città, sostando in raccoglimento e preghiera.
Madre Teresa di Calcutta (nome di battesimo: Agnese Gonxhe Bojaxhiu) è nata a Skopje nel 1910 e morta il 5 settembre 1997 a Calcutta. All’età di 18 anni partì dai Balcani per l’India, dove trascorse la vita al sevizio dei poveri e degli infermi. Nel 1950 fondò la Congregazione delle Missionarie della Carità e nel 1979 ricevette il Premio Nobel per la Pace. E’ stata proclamata Beata il 19 ottobre 2003 da Giovanni Paolo II.
(PA) (Agenzia Fides 7/9/2004 lines 27 words 267)


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