OCEANIA/ISOLE SALOMONE - Nel quadro di dell’aumento di violenza, disoccupazione, droga fra i 200mila giovani delle isole Salomone, una Settimana di formazione promossa dai missionari Salesiani

giovedì, 2 settembre 2004

Honiara (Agenzia Fides) - Contro il dilagare di violenza, abuso di droga e alcol, criminalità, una settimana dedicata alla formazione dei giovani, a rafforzare i legami familiari fra genitori e figli, per creare famiglie forti, sane, aperte alla vita: questo il fine della “settimana salesiana” celebrata nelle Isole Salomone dal 16 al 21 agosto scorso. Promossa dai missionari Salesiani nel Pacifico, la settimana, incentrata sul tema “Gioia e impegno”, si è articolata in momenti di catechesi, riflessione in gruppi, celebrazioni liturgiche, giochi.
Il 50% della popolazione della Isole Salomone (450mila abitanti) è sotto i 18 anni. Fra i giovani molto diffusa è la disoccupazione, sebbene esista la possibilità di lavorare nel settore della produzione alimentare, della pesca, dell’agricoltura. Nei villaggi, nonostante i cinque anni di guerra civile, non vi è stata penuria di cibo e le tradizioni locali hanno garantito anche la sicurezza per donne e giovani: dunque i giovani non hanno sofferto molto per la guerra. Uno dei problemi principali è quello dell’istruzione, che ha un tasso di diffusione molto basso: solo il 20-25% dei giovani frequenta la scuola e dei ragazzi che hanno un’istruzione elementare solo il 35% prosegue gli studi. Fra i giovani circola un senso di insoddisfazione: perciò il 90% di loro fuma marijuana, che cresce spontanea nelle isole, ma è anche se il fenomeno è più diffuso in città come Honiara piuttosto che nei villaggi. Anche il consumo di alcol è in crescita, suscitando la preoccupazione di sociologi, educatori, autorità civili.
Come spiegano i missionari salesiani, nelle Isole Salomone, uscite da una guerra civile che ha attraversato il paese negli ultimi anni, il settore dell’istruzione e dell’educazione dei giovani è importante per costruire un futuro di benessere nella nazione e necessita del contributo di tutti: dello stato ma anche di enti privati e delle comunità religiose che, come quella cattolica, danno oggi un apporto alla formazione dei giovani e alla crescita culturale della popolazione.
Ai giovani partecipanti alla “Settimana salesiana” sono stati proposti temi quali le dinamiche di relazione, le conseguenze negative di alcol e droga sulla vita dei giovani. “Questa settimane è importante, serve a rendervi più vicini a Dio e vicini gli uni gli altri”, ha detto all’assemblea don Luciano Capelli, missionario Salesiano, preside del Don Bosco Technical Institute, scuola professionale fondata dai Salesiani nelle Salomone, frequentata da oltre 120 giovani che vengono ammaestrati in diverse professioni e mestieri.
La settimana comincia ogni anno il 16 agosto per commemorare San Giovanni Bosco, nato a Castelnuovo d’Asti nel il 16 agosto 1815. L’incontro ha assunto un ruolo prezioso nel contesto della condizione giovanile nell’arcipelago, dopo recenti interventi sulla stampa nazionale che hanno lanciato l’allarme per la diffusione di droga, Aids, abusi sessuali, criminalità.
La famiglia salesiana delle Isole Salomone ha ricevuto anche la visita del Consigliere Generale per le Missioni, p. Francis Alencherry, che ha dichiarato: “Si può fare moltissimo nelle Salomone nel campo dell’evangelizzazione e dell’istruzione”, apprezzando l’opera dei missionari, nonostante le difficoltà. “Il nostro ruolo - ha ricordato - è formare buoni cristiani e onesti cittadini”.
(PA) (Agenzia Fides 2/9/2004 lines 41 words 453)


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