ASIA/NEPAL - Nessun accordo sulla Costituzione: lo spettro è l’instabilità

giovedì, 3 maggio 2012

Kathmandu (Agenzia Fides) – L'Assemblea costituente del Nepal, a quattro anni dalla sua creazione, non ha ancora raggiunto un accordo sulla redazione della nuova Carta, mentre si avvicina la data di scadenza per la conclusione dei lavori, il 27 maggio prossimo. Come stabilito dalla Corte Suprema del Nepal, la data di scadenza non è più procrastinabile, come già accaduto numerose volte. Sono molte le questioni ancora aperte: la forma di governo, la struttura dello stato federale, il numero dei distretti, e altre ancora. Mentre trionfano interessi particolari, i partiti politici, notano fonti di Fides, non riescono a trovare un accordo per il bene del paese. La società civile e le comunità religiose sono fortemente preoccupate in quanto, se non venisse trovato un accordo nei prossimi venti giorni, il paese potrebbe ricadere nell’instabilità e in un futuro cupo. La posta in gioco, molto alta, è la definitiva transizione del Nepal da regno indù a una democrazia laica.
L’opinione pubblica è piuttosto sfiduciata anche se, secondo gli osservatori, è possibile che un progetto scheletrico di Costituzione possa essere prodotto in extremis, entro il 27 maggio: a tal fine ieri il Premier Baburam Bhattarai, leader del Partito Comunista del Nepal, ha annunciato la formazione di un nuovo esecutivo di ampia coalizione, che includerà i due principali partiti di opposizione, il “Congresso Nepalese” e il “Partito Comunista Marxista Leninista” del Nepal.
In tale fase di incertezza, la comunità internazionale dovrebbe fare pressioni e sostenere gli sforzi dell’Assemblea Costituente, nota in un comunicato inviato a Fides l’Ong “Christian Solidarity Worldwide” (CSW), insistendo sul fatto che si presti debita attenzione alla tutela dei diritti umani fondamentali dei cittadini nepalesi, incluso il diritto alla libertà di religione, e che si mantenga ben presente “una sana cultura del pluralismo religioso”. (PA) (Agenzia Fides 3/5/2012)


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