DOSSIER FIDES - 150° ANNIVERSARIO DEL DOGMA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE, SECONDA PARTE: Le Apparizioni di La Salette e Banneux

martedì, 10 agosto 2004

- LE APPARIZIONI DI LA SALETTE E BANNEUX.

Quella a La Salette, avvenuta il 19 settembre 1846 a due giovanissimi pastori, Melania Calvat e Massimino Giraud, è un’unica apparizione della Vergine che piangeva e invitava alla conversione,. Questa manifestazione fu ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa per mezzo del Vescovo monsignor Bruilard, il 19 settembre 1851, con la seguente affermazione: “Affermiamo che l’apparizione della Santa Vergine ha in se stessa tutti i segni della verità, e che i fedeli hanno delle buone ragioni per credervi senza dubbi e incertezze”. La visita della Madonna ha inizio il 19 settembre 1846, in giorno di sabato alle tre del pomeriggio, mentre i due ragazzi sono intenti a pascolare le mucche sul Monte Planeau.
I pastorelli videro una sfera di luce in mezzo ad un avvallamento. Essi descrivono il fenomeno in questi termini: "Era come se fosse il sole caduto in quel luogo". Nella luce abbagliante scorsero una donna seduta, con i gomiti sulle ginocchia ed il viso nascosto tra le mani. La Signora era vestita molto semplicemente, e indossava gli abiti delle donne del luogo. Ciò creò nei ragazzi, che non erano mai usciti dal loro paese, un senso di fiducia e di familiarità. Pur nella sua apparente semplicità la Signora era risplendente di luce e in testa portava un diadema di raggi e di rose; nascondeva le mani nelle maniche del vestito. La Madonna piangendo cominciò a parlare ai ragazzi in francese poi in dialetto: "Avvicinatevi figli Miei, non abbiate paura: sono qui per annunciarvi un grande messaggio. Se il Mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciar libero il braccio di Mio Figlio. Esso è così forte e così pesante che non posso più sostenerlo. Da quanto tempo soffro per voi! Poiché ho ricevuto la missione di pregare continuamente Mio Figlio, voglio che non vi abbandoni, ma voi non ci fate caso. Per quanto pregherete e farete, mai potrete compensare la pena che mi sono presa per voi. Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e non me lo volete concedere. È questo che appesantisce tanto il braccio di Mio Figlio! Anche i carrettieri non sanno che bestemmiare il nome di Mio Figlio. Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di Mio Figlio. Se il raccolto si guasta la colpa è vostra. Ve l’ho fatto vedere l’anno passato con le patate: voi non ci avete fatto caso. Anzi quando ne trovavate di guaste bestemmiavate il nome di Mio Figlio. Esse continueranno a marcire e quest’anno, a Natale non ve ne saranno più…". Melania non comprese la parola "patate" e credé che la Madonna avesse detto "mele". La Signora, intuendo le difficoltà di comprensione di Melania, chiarisce meglio dicendo: "Voi non capite, figli Miei, ve lo dirò in altro modo: se avete del grano, non seminatelo. Quello seminato sarà mangiato dagli insetti e quello che maturerà cadrà in polvere al momento della battitura. Sopraggiungerà una grande carestia. Prima di essa i bambini al di sotto dei sette anni saranno colpiti dai tremiti e moriranno tra le braccia di coloro che li terranno. Gli altri faranno penitenza con la carestia. Le noci si guasteranno e l’uva marcirà".
Il dialogo tra la Signora e i veggenti continuò con l’affidamento di un segreto. Dopo aver comunicato il segreto a Melania e Massimino la Signora proseguì dicendo: "Se si convertono, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi".
Quindi confidenzialmente e maternamente la Vergine invitò i ragazzi a pregare intensamente. Detto ciò si elevò da terra verso il Collet. A questo punto, gli sguardi attoniti di Massimino e Melania videro la Sua figura allontanarsi e confondersi con la luce di cui era avvolta, quindi scomparve anche la luce.
Relativamente al segreto, benché il testo fosse stato pubblicato la prima volta nel 1879 con l'imprimatur del vescovo di Lecce, Mons. Zola, la Santa Sede condannò, con un decreto del 9 maggio 1923, il libro di Melania iscrivendolo nell'Indice dei libri proibiti. Va precisato che la Chiesa non ha condannato il segreto in sé, cioè la parte segreta del messaggio che la Madonna rivelò ai veggenti nel 1846, ma solo la versione pubblicata da Melania nel 1879.
Già prima del 1923 la Santa Sede aveva cercato di mettere un freno alla diffusione di quella versione del "segreto" e di altre versioni non ufficiali che circolavano a quel tempo, nonché dei tanti scritti che trattavano del "segreto"; si era visto infatti che questi scritti venivano usati da alcuni per attaccare la Chiesa; inoltre le tante illazioni che erano nate su di esso rischiavano di arrecare grave danno alle apparizioni stesse. Per tali ragioni nel 1915 il Santo Uffizio aveva vietato espressamente la pubblicazione di ogni commento al "segreto di La Salette". Il motivo di tale divieto nasceva dal sospetto che esso fosse differente da quello originale rivelato dalla Vergine ai pastorelli e comunicato a Pio IX nel 1851.
Anche a Banneux ci sono state delle apparizioni dal gennaio al marzo 1933, a Mariette Beco, una bambina molto povera. L’apparizione si rivela come “la Vergine dei poveri”. E’ mons. Kerkhofs, Vescovo di Liegi, che il 22 agosto 1949 riconosce queste apparizioni con queste parole: “Crediamo, in coscienza, di poter e dover riconoscere senza riserve la realtà delle otto apparizioni della Santa Vergine a Mariette Beco.(Agenzia Fides 10/8/2004)


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