EUROPA/FRANCIA - Una riflessione a Fides del Card. Barbarin, che presiede il Pellegrinaggio Nazionale a Lourdes: “Quest’anno il mistero della Chiesa sarà ancora più manifesto con la presenza del Papa”

giovedì, 12 agosto 2004

Lourdes (Agenzia Fides) - Dal 12 al 16 agosto si svolge l’annuale Pellegrinaggio Nazionale Francese a Lourdes in occasione della Solennità dell’Assunta, che ogni anno raccoglie migliaia di partecipanti da tutto il Paese, tra cui numerosi ammalati o handicappati. La presenza del Santo Padre Giovanni Paolo II, in pellegrinaggio a Lourdes il 14 e 15 agosto, in occasione del 150° anniversario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria, ha dato un impulso particolare a questo 131° Pellegrinaggio Nazionale. L’Agenzia Fides ha chiesto una riflessione su questo tema a Sua Eminenza il Cardinale Philippe Barbarin, Arcivescovo di Lione, che quest’anno presiede il Pellegrinaggio Nazionale Francese. Riportiamo di seguito il testo della riflessione.
“Un pellegrinaggio a Lourdes è sempre un’avventura umana e spirituale formidabile. E’ una bella occasione per ripartire con coraggio e fiducia per una nuova tappa dell’altro pellegrinaggio che è la nostra vita intera, cammino verso la gioia della Gerusalemme celeste.
A Lourdes il mistero della Chiesa diventa visibile. Lì converge l’umanità nella sua diversità, con la sua generosità e la sua debolezza, con le meraviglie operate dalla grazia ed il peso dei peccati, riunita da Cristo per la Messa ma anche per la benedizione con il Santissimo Sacramento o la processione aux flambeaux. Sono dei segni concreti di cui la nostra fede ha bisogno.
Lì sappiamo di essere accolti, come i pastori o i Magi al presepio, da Maria, che ci presenta suo Figlio. Riconosciamo che Ella ci è stata data come Madre e le domandiamo di intercedere per noi, alla grotta o alle piscine.
A Lourdes siamo guidati in modo quanto mai evidente dalla preghiera della Chiesa, da questo straordinario slancio che sgorga dal cuore dei poveri. Una tale fede ci indica che questi uomini e queste donne sono venuti, come i personaggi del Vangelo, ad implorare una guarigione, fisica o spirituale, per loro o per un parente, a cercare dal Signore e dalla Vergine Maria coraggio e pace nella prova. “Venite e a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi, ed io vi darò sollievo” (cfr Mt 11,28).

Quest’anno il mistero della Chiesa sarà ancora più manifesto con la presenza del Papa Giovanni Paolo II. Come malato, sarà membro sofferente della Chiesa, lui che ”completa nella sua carne le sofferenze di Cristo per il suo Corpo che è la Chiesa”. Come successore degli Apostoli, sarà l’icona di Cristo morto e risuscitato che ci riunisce per donarci la sua vita. Come centro della comunione della Chiesa, manifesterà l’unità del Corpo che Cristo vuole rendere perfetto.
L’occasione della venuta del Papa, in questa festa del 15 agosto, nel luogo dove la Vergine Maria si è presentata a Santa Bernardetta come l’Immacolata Concezione, è il 150° anniversario della proclamazione di questo dogma (8 dicembre 1954). Con il carisma del suo ministero pastorale, Pio IX ha saputo discernere che la Chiesa, fin dalle origini, ha avuto questa certezza: Maria è immacolata dalla sua concezione, non ha conosciuto il peccato, è la tutta santa. Ed ha ritenuto che il popolo di Dio aveva bisogno di ascoltare esplicitamente questa certezza della sua fede.
Quest’anno daremo particolare rilievo alla festa dell’8 dicembre. Ma già in questo 15 agosto, quale gioia sarà per noi ripetere, nella preghiera del Rosario, con tenerezza e stupore le parole dell’Angelo Gabriele: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te” (cfr. Lc 1,28). Gioia perché Maria è nostra Madre, gioia anche perché anticipa quello a cui tutti noi siamo chiamati! Con Lei potremo cantare “L’Onnipotente ha fatto in me grandi cose, Santo è il suo nome!” (cfr: Lc 1,49).” (Card. Philippe Barbarin) (Agenzia Fides 12/8/2004; Righe 40; Parole 583)


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