VATICANO - “Nella lotta all'Hiv si fanno ancora troppe parole e pochi fatti”: il monito del Cardinale Javier L. Barragán, che ha annunciato la nascita della Fondazione “The Good Samarithan”

mercoledì, 28 luglio 2004

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - In occasione dell’incontro tenutosi ieri all’Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede, il Cardinale Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, ha ammonito che “nella lotta all’Hiv si fanno ancora troppe parole e pochi fatti. Il punto è che la prima condizione è quella di monitorare i reali bisogni delle popolazioni e in moltissimi paesi dell’Africa i farmaci antiretrovirali non sono disponibili”.
Nel suo intervento, il Cardinale Barragán ha parlato anche di una Fondazione non ancora materialmente costituita ma che ha appena avuto l’approvazione della Segreteria di Stato.
“Si tratta della Fondazione The Good Samarithan, dipendente totalmente dal Pontificio Consiglio della Pastorale della Salute con l’obiettivo di aiutare i malati di tutto il mondo, in particolare quelli di Aids con una connotazione più forte verso i malati in Africa”, ha detto il Cardinale Barragán all’Agenzia Fides.
“L’impegno è quello di pianificare i bisogni più urgenti dell’Aids e distribuire le risorse secondo le esigenze prioritarie in tutta l’Africa e magari anche in altre parti del mondo. Sarà una fondazione aperta a tutti coloro che vorranno aiutare i malati di Aids nel continente africano, con dei compiti ben dettagliati e un ordine da seguire, secondo le necessità dei paesi più colpiti, più poveri, più bisognosi di risorse. Vogliamo che sia una istituzione che inglobi tutta la Chiesa cattolica, ha sottolineato il Presidente, rimanendo sempre fedeli a quelli che sono i nostri ideali prioritari in tema di Aids che vedono innanzitutto la prevenzione e l’accompagnamento del malato. Prevenzione ed educazione ai valori cristiani di fedeltà, specialmente della castità, della fedeltà coniugale e dell’astinenza sessuale, e particolare attenzione alla trasmissione verticale madre - figlio e a quella sanguigna della malattia. Tutti questi saranno compiti di The Good Samarithan che ha appena avuto l’approvazione della Segreteria di Stato ed è ancora in fase di progetto”.
“Potremmo definire The Good Samarithan quasi come un Global Fund della Chiesa cattolica ma senza alcuna contrapposizione, anzi”. Il cardinale Barragán spiega che “per rendere operativo il Global Fund in ogni paese esiste un Country Coordination Mechanism che riceve le richieste d’aiuto di tutti gli enti interessati. Con la nostra Fondazione Pontificia si è pensato di fare un Church Coordination Mechanism di tutta la Chiesa cattolica, senza però interferire con il Country Coordination Mechanism, semplicemente come via alternativa per avere un’operosità più pratica”.
“Ho parlato recentemente di questa idea a Ginevra con il Presidente del Global Fund, il signor Thomson, che mi ha sostenuto e si è dimostrato molto entusiasta di questo Church Coordination Mechanism che verrà discusso nella prossima riunione del Global Fund che si terrà a Nairobi, in Kenya, a novembre. Confidiamo quindi nel Global Fund e abbiamo molte buone possibilità di riuscita visto che molti membri sono favorevoli al nostro progetto. Ma se non dovessero darci il loro benestare noi partiremo ugualmente con una promozione all’interno di tutta la Chiesa cattolica nell’ambito della quale chiederemo il sostegno di tutti quanti vorrete aiutarci con la diffusione delle nostre informazioni al riguardo”, ha concluso il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute. (AP) (28/7/2004 Agenzia Fides; Righe:42; Parole:545)


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