ASIA/COREA DEL NORD - “Stop ai crimini contro l'umanità, accesso alle agenzie umanitarie”: lettera delle Ong a Kim Jong-il

giovedì, 6 ottobre 2011

Seul (Agenzi Fides) – Manifestanti e attivisti della società civile sono scesi in piazza oggi a Seul per chiedere alla Corea del Nord di “fermare i crimini contro l’umanità e le violazioni dei diritti umani” e di “permettere l’accesso alle agenzie umanitarie”, per aiutare la popolazione stremata dalla fame. All’iniziativa, lanciata dalla “Coalizione internazionale per fermare i crimini contro l’umanità”, hanno aderito oltre 50 fra Organizzazioni non governative e Federazioni di associazioni impegnate a livello internazionale per la protezione dei diritti umani, come Human Rights Watch, Amnesty International, International Federation of Human Rights (FIDH) e diverse Ong di ispirazione cristiana come “Christian Solidarity Worldwide” (CSW) e “Christian Lawyers Association”.
La coalizione ha scritto una lettera al Presidente della Corea del Nord, Kim Jong-il, consegnata oggi alle sedi delle ambasciate nordocoreane in diverse città del mondo come Londra, Parigi, Ginevra, New York, Bangkok, Hong Kong, Tokyo. La missiva, pervenuta all’Agenzia Fides, contesta al regime la diffusa violazione dei diritti umani: “Chiediamo di porre fine a tutte le esecuzioni, di fermare l'uso deliberato e sistematico della tortura e dei lavori forzati, di chiudere i campi di rieducazione”.
Inoltre le Ong chiedono di permettere l’accesso in Nord Corea all’Osservatore Speciale Onu per i Diritti Umani e alla Croce Rossa Internazionale, specialmente per ispezionare i campi di prigionia dove sono reclusi, secondo le Ong, oltre 200mila persone. La lettera invita il governo di Pyongyang a rispettare la Dichiarazione Universale per i Diritti Umani e la Convenzione internazionale sui diritti sociali e politici, di cui il paese è firmatario.
Infine le Ong lanciano un accorato appello a Kim Jong-Il perché consenta l’accesso alle organizzazioni umanitarie, urgente per aiutare la popolazione che soffre fame e povertà, aggravate da recenti alluvioni che hanno colpito il paese.
Lo spirito che anima la rete delle Ong – spiega a Fides un esponente di CSW – “è una profonda preoccupazione e partecipazione alle immani sofferenze del popolo nordcoreano. E’ tempo di porre fine ai crimini contro l’umanità, di fermare l’impunità e il disumano sistema di terrore imposto come un giogo sulla innocente popolazione civile”. Nelle scorse settimane la rete di Ong aveva rivolto un simile appello alle Nazioni Unite (vedi Fides 2/0/2011). (PA) (Agenzia Fides 6/10/2011)


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