EUROPA/UCRAINA - “I FEDELI DEVONO USARE TUTTI I MODI LEGALI POSSIBILI PER EVITARE LA PERDITA DI VITE UMANE E L’UMILIAZIONE DELLA DIGNITÀ UMANA” DICE MONS. SGRECCIA ALL’INAUGURAZIONE DEL SIMPOSIO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE SULLA BIOETICA

mercoledì, 21 maggio 2003

Kiev (Agenzia Fides) – Scienziati, studiosi e giornalisti provenienti da Ucraina, Italia, Polonia, Croazia e Bielorussia hanno preso parte al Simposio Scientifico organizzato dall’organizzazione caritativa del Centro di Bioetica Ucraino “Pro Human Dignity” in collaborazione con la Commissione di Bioetica del Ministero Ucraino. E’ stato una sorta di prologo del Congresso Internazionale “Family – Child – State” concluso il 18 maggio sempre nella capitale ucraina. Ad inaugurare il Simposio “Artificial Procreation Technologies and the Future of Ukraine” è stato il vice presidente della Pontificia Accademia Pro-Vita, S.E. mons. Elio Sgreccia. Rivolgendosi ai partecipanti il vescovo ha detto che “i fedeli non possono rimanere costretti dai vincoli della legislazione che protegge la loro propria coscienza, ma devono usare tutti i modi legali possibili per evitare la perdita di vite umane e l’umiliazione della dignità umana”. Il professor Peter Gusak, collaboratore dell’istituto di Vita Familiare e Coniugale dell’Università Cattolica ucraina, nell’esaminare la legislazione ucraina, ha illustrato prove concrete del fatto che l’atto ucraino di fecondazione artificiale e di impianto di embrione, in corso dal 1977, attacca i diritti di base dell’uomo, e, prima di tutto, il diritto alla vita. Attualmente l’Ucraina ha un tasso di natalità molto negativo per diversi motivi a partire dalla crisi economica e all’assenza di previdenza sociale per le famiglie con molti bambini. Ma una delle cause principali è la realizzazione del programma nazionale per la pianificazione familiare in atto nel territorio ucraino. Il rapporto del famoso teologo ucraino Alexander Dobroyer è stato dedicato alla dottrina per la vita umana e la dignità nelle religioni tradizionali dell’Ucraina. “Dobbiamo ricordare sempre, ha detto il teologo, che la scienza serve l’umanità, ma non la mantiene”. (AP) (21/5/2003 Agenzia Fides; Righe:27 Parole:304)


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