Tubercolosi ed AIDS: 14 milioni di soggetti sono infetti sia da HIV che da tubercolosi

sabato, 17 luglio 2004

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - L’infezione tubercolare e quella da virus HIV (AIDS) determinano epidemie parallele; infatti l'una favorisce il propagarsi dell'altra; nel senso che stessi soggetti a rischio per tubercolosi a causa dei deficit immunitari sono predisposti a contrarre l'infezione da HIV e viceversa.
Un individuo HIV positivo ha un rischio 100 volte superiore di ammalarsi di tubercolosi e comunque di contrarre altre patologie infettive in quanto il deficit immunitario, determinato dalla malattia, permette che tante altre infezioni (polmoniti, micosi, ...) possano essere acquisite.
Nel suo primo intervento alla conferenza mondiale sull'Aids a Bangkok, l’ex presidente sudafricano Nelson Mandela ha dichiarato che per vincere la malattia bisogna lottare contro la tubercolosi. A livello mondiale circa il 15% dei pazienti con Hiv-Aids muore a causa della polmonite provocata dal microrganismo.
Oggi nel mondo la tubercolosi uccide oltre 5 mila persone ogni giorno, circa 1,6 milioni ogni anno, ed è il killer numero uno delle persone colpite dal virus Hiv, provocando dall’11% al 50% delle morti. Si calcola inoltre che, dei 14 milioni di persone che nel mondo hanno contemporaneamente la tubercolosi e l’Aids, 7 su 10 vivono in Africa. Anche in Asia l’infezione colpisce duramente provocando 4,5 dei 9 milioni di casi registrati ogni anno in sei paesi asiatici (Bangladesh, Cina, India, Indonesia, Pakistan e Filippine). Secondo gli esperti curare la tubercolosi significa prolungare la vita delle persone sieropositive. Se la malattia continuerà a non essere diagnosticata, si ritiene che nei prossimi venti anni potrebbero verificarsi un miliardo di nuove infezioni, 200 milioni di persone potrebbero sviluppare la malattia e altri 35 milioni potrebbero morire. Oggi in Africa la metà di coloro che hanno il virus Hiv muore a causa della tubercolosi, ma si stima che soltanto una persona sieropositiva su tre abbia accesso ad una cura efficace.
L’allarmante diffusione della Tbc in Africa è dovuta dall’alta prevalenza di Aids nel Continente dove le persone sono particolarmente vulnerabili a causa del loro sistema immunitario debole. L’Aids inoltre sta favorendo l’epidemia di Tbc nell’Africa del sud est e dell’est e si teme che nei prossimi anni la situazione si possa aggravare anche nei paesi dell’Europa orientale, in India e Cina. I maggiori paesi a rischio per associazione TBC-HIV sono l'Uganda, il Senegal, lo Zambia, la Costa d'Avorio (oltre il 40% dei malati).
(AP) (17/7/2004 Agenzia Fides; Righe:31; Parole:409)


Condividi: