VATICANO - 8 - 10 milioni di nuovi malati all'anno e 2 milioni di morti nel mondo: «...la tubercolosi rappresenta un'emergenza sanitaria a livello mondiale»

sabato, 17 luglio 2004

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Molti bambini sono vittime di gravi malattie, comprese la tubercolosi e l’Aids, mancano di istruzione e soffrono la fame.
Il fenomeno della tubercolosi, pur se affrontato oggi con successo nella profilassi, nella terapia, nel trattamento clinico, rimane tuttora un flagello nei Paesi in via di sviluppo, ove i colpiti raggiungono i tre quarti dei malati di tubercolosi di tutto il mondo. Questa spaventosa statistica conferma ancora una volta che povertà e inadeguatezza di strutture mediche condizionano la vita di tanti infelici. L’infezione si acquisisce prevalentemente per via respiratoria e non è trasmessa da animali, insetti, sangue o acqua. Una persona TB contagiosa, non trattata, la trasmette approssimativamente ad altre 10-14 persone. L’inalazione di particelle infette emesse nell’atto del tossire, starnutire, parlare, cantare, o attraverso le mani, infettatesi nel soffiare il naso, da una persona con TB polmonare o laringea non in trattamento ne è la causa principale. Queste particelle rimangono sospese nell’aria anche per lunghi periodi, specie in luoghi confinati e senza adeguata ventilazione.
Si tratta di una malattia di estrema attualità e come tale va assolutamente prevenuta a partire dalla diffusione di una corretta informazione sui piccoli accorgimenti che potrebbero evitarne la propagazione. Ad esempio, tra le popolazioni di alcuni Paesi, industrializzati e non, è ancora diffuso sputare ovunque liberamente o soffiarsi il naso senza fazzoletto, contribuendo ad alimentare l’infezione oltre ad altre malattie.
Per le strade di molte città nel mondo, si possono ancora trovare le “sputacchiere” che raccolgono le espettorazioni dei passanti noncuranti del grave rischio che comporta questa pratica anti igienica. Tuttavia non ci si deve soffiare il naso in pubblico. Nel XXI secolo non si riesce ancora ad inculcare nella gente semplici norme di buon Galateo, abbiamo ancora bisogno dei cartelli di avviso che ci invitano a “non sputare in strada o dal finestrino”. (AP) (17/7/2004 Agenzia Fides; Righe:28; Parole:328)


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