ASIA/KAZAKHSTAN - Timori per l’estremismo: nuova “Agenzia per gli affari religiosi”

sabato, 4 giugno 2011

Astana (Agenzia Fides) – Nasce in Kazakhstan una nuova “Agenzia per gli Affari Religiosi”, organo ufficiale con cui il governo gestirà la materia e i rapporti con le comunità religiose. Con un decreto firmato nei giorni scorsi dal presidente Nursultan Narzabayev, il “Comitato per gli Affari Religiosi”, che dipendeva dal Ministero della Cultura, è diventato “Agenzia per gli Affari Religiosi”, dipendente direttamente dalla Presidenza della Repubblica. Tutti i funzionari che lavoravano nel Comitato sono passati all'Agenzia, mantenendo le stesse competenze. Secondo fonti locali dell’Agenzia Fides, con tale mossa si intende garantire il controllo diretto dell’ufficio presidenziale sulla legislazione, sui regolamenti e sui rapporti fra stato e religioni, soprattutto per i timori di un crescente estremismo religioso nella società.
Come riferito a Fides da fonti della società civile locale, una conferenza svoltasi ieri ad Astana, dal titolo “L’attuale situazione religiosa: problemi e trend di sviluppo” – che ha raccolto numerosi leader religiosi, osservatori della società civile, studiosi e funzionari pubblici – ha lanciato l’allarme sul crescente numero di vittime dei movimenti religiosi estremisti e terroristi. Secondo dati diffusi dalle Ong locali, nel 2010 le vittime dell’estremismo religioso in Kazakhstan sono state 940, con un incremento del 15% rispetto al 2009. Nel paese esistono già 14 centri impegnati a diversi livelli per la difesa dei diritti umani e della libertà religiosa, oltre che per la tutela delle vittime delle violenze. Tali centri sono benvisti dal governo centrale che potrebbe iniziare a finanziarli.
Recenti attentati dinamitardi ad Astana e Aktobe – hanno rimarcato i partecipanti alla conferenza –sono segno che l’estremismo e il terrorismo sono attivi. Numerosi cittadini kazaki, si ricorda, sono stati trovati fra le fila dei gruppi talebani in Afganistan. Dato che esistono oltre 4.500 associazioni religiose in Kazakhstan, non tutte registrate o legali, la conferenza ha rilevato la necessità di adeguare la “Legge sulla libertà di religione” e di ampliare la collaborazione fra governo, Ong, comunità religiose, centri studi.
Il Kazakhstan è noto per organizzare ogni tre anni (in collaborazione con l’Organizzazione della Conferenza islamica, l’ONU, l’UNESCO e l’OSCE), un Congresso che riunisce i leader delle più grandi religioni del mondo. Il paese è a maggioranza musulmana (51%), mentre i cristiani sono il 13% e buona parte della popolazione di dichiara atea. (PA) (Agenzia Fides 4/6/2011)


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