OCEANIA/AUSTRALIA - “Riconoscere l’altro”: Settimana della Riconciliazione nazionale con gli aborigeni

martedì, 31 maggio 2011

Sydney (Agenzia Fides) – Riconoscere l’altro nella sua identità, apprezzarlo in quanto persona, stimare il contributo che può dare alla società australiana: sono questi i temi centrali della “Settimana della Riconciliazione Nazionale”, in corso dal 27 maggio al 3 giugno in Australia. All’evento, promosso dalle istituzioni pubbliche a livello nazionale, offrono un contributo le organizzazioni non governative e le comunità cristiane, che hanno diffuso programmi con attività di sensibilizzazione.
Come spiega all’Agenzia Fides la “Commissione Giustizia e Pace” della Chiesa australiana (Australian Catholic Social Justice Council), l’evento, che si celebra ogni anno, intende far riflettere la popolazione del nuovissimo continente sulla propria storia e sulla necessità di continuare a coltivare la riconciliazione con la comunità aborigena, considerata come “presenza significativa, nella cultura e nella storia australiana”.
Il tema scelto quest’anno è “Riconoscere l’altro”, nella consapevolezza – spiega la Commissione – che “ogni uomo è creatura di Dio ed è preziosa agli occhi di Dio. Quando un uomo si sente riconosciuto per quello che è, può dare un suo contributo alla società. Questo è un incoraggiamento a donare le proprie energie per gli altri”. Questa dinamica è fondamentale per l’integrazione della comunità aborigena australiana, e genera un flusso virtuoso di scambio in cui gli aborigeni si sentono riconosciuti e pronti a dare un contributo alla costruzione della nazione.
La Settimana “ci ricorda tutto il lavoro che c’è ancora da fare per portare giustizia alla gente che soffre per le politiche di emarginazione” nota in un messaggio inviato a Fides John Ferguson, Segretario esecutivo della Commissione Giustizia e Pace dei Vescovi australiani. Restano da affrontare tre sfide principali nel rapporto con le comunità aborigene, rimarca Ferguson: “Un gap nella speranza di vita; il progresso nel campo dell’istruzione; il tema delle opportunità di sviluppo sociale ed economico”. “Come cattolici, Cristo ci dà il coraggi di lavorare per la causa dell’amore”, conclude il Segretario, ribadendo che la Chiesa cattolica continuerà a impegnarsi in programmi di riconciliazione nazionale e di promozione umana delle comunità indigene. (PA) (Agenzia Fides 31/5/2011)


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