AMERICA/CILE - Don Oreste Benzi in Cile in difesa dei diritti del popolo dei Mapuche, gli indios del Paese.

venerdì, 9 luglio 2004

Roma (Agenzia Fides) - Dal 6 al 21 agosto 2004 la comunità di don Oreste Benzi (Associazione Papa Giovanni XXIII) apre un campo di formazione e incontro in Cile.
L’obiettivo principale è conoscere una specifica realtà del Sud del Mondo, il popolo Mapuche, indios del sud del Paese. Conoscere attraverso la condivisione della quotidianità, con un’attività di lavoro e un percorso formativo sui diritti e la cultura di questa comunità oppressa e sulle conseguenze subite in seguito alla dittatura di Pinochet. I Mapuche, spogliati della propria terra e del proprio modo di vivere, sono vittima di atti di razzismo, ricevono stipendi inferiori ai cileni e non usufruiscono di alcuna protezione sociale. Attualmente gli indigeni in Cile sono stati ridotti a meno del 5% della popolazione totale, e i Mapuche sono circa 500.000. L’occupazione delle ultime terre rimaste al popolo Mapuche, da parte di multinazionali del legname e il sistema di dighe della regione del Bío-Bío con le annesse centrali idroelettriche, rischiano di cancellare definitivamente i Mapuche dalla faccia della terra. Nella valle del Bío-Bío però vivono ancora diverse comunità Mapuche che seguono ancora i propri costumi e conservano la propria cultura.
Il programma prevede una permanenza di dieci giorni a Valdivia, dove si realizza la formazione sui diritti umani attraverso incontri, testimonianze e attività pratiche di lavoro, e quattro giorni da trascorrere a Santiago per conoscere la storia cilena e l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Il lavoro non è il principale obiettivo del campo ma diventa uno strumento per intrattenere relazioni personali con gli abitanti del posto, con gli operatori locali dell’Apg23 ed il popolo Mapuche. L’alternanza di momenti di formazione e incontro può essere uno strumento efficace per conoscere e comprendere la realtà locale. (P.L.R.) (Agenzia Fides 9/7/2004 - Righe 20; Parole 280)


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