ASIA/MONGOLIA - Per la prima volta Ulan Bator è “Città per la vita”, contro la pena di morte

lunedì, 29 novembre 2010

Ulan Bator (Agenzia Fides) – Ulan Bator, capitale della Mongolia, aderisce per la prima volta all’iniziativa “Città per la Vita”, la grande manifestazione, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, contro la pena di morte che si celebra domani, 30 novembre, in oltre 1.300 città di tutto il mondo. Fra le nuove adesioni si registrano quella di Ulan Bator e il ritorno di Bishkek (Kyrgyzstan) dopo tre anni in cui era stata proibita dal governo.
La Mongolia è anche fra i 107 paesi che hanno votato a favore della moratoria universale alla pena capitale, durante la 65° Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’11 novembre scorso. A gennaio 2010 la Mongolia ha diramato una moratoria unilaterale delle condanne e delle esecuzioni. Ora un progetto di legge, che prevede l’abolizione della pena capitale dal Codice Penale, è all’esame del Parlamento.
Fra le città asiatiche mobilitate per il progetto “Città per la vita” vi sono anche Lahore (Pakistan), Giacarta (Indonesia), Dushanbe (Tagikistan).
L’iniziativa chiede ad ogni città che intende partecipare attivamente di compiere un gesto visibile ai cittadini e al mondo, come impegno concreto nella sensibilizzazione della società civile. In numerose capitali del mondo si tengono mobilitazioni, marce, sit-in, spettacoli, assemblee pubbliche, in scuole e università. Molte città mettono disposizione come “logo vivente” il monumento principale che, illuminato, diventa oggetto di proiezioni che sottolineano l’impegno e il dialogo con i cittadini per un mondo senza pena di morte.
La prima edizione della Giornata Mondiale delle “Città per la vita – Città contro la Pena di morte” è stata lanciata dalla Comunità di Sant’Egidio nel 30 novembre del 2002, e vi hanno partecipato circa 80 città. Oggi si è arrivati a oltre 1.300 in 85 paesi del mondo, tra cui 64 capitali nei cinque continenti. (PA) (Agenzia Fides 29/11/2010)


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