AMERICA/COSTA RICA - 20 morti e molte case distrutte dopo il passaggio dell’uragano Tomas

sabato, 6 novembre 2010

San José (Agenzia Fides) – Sono almeno 20 morti e una decina di dispersi le vittime causate da una frana staccatasi da una collina alla periferia della capitale del Costa Rica, dopo due giorni di forti piogge. La notizia è stata confermata all’Agenzia Fides da padre Sixto Edo. Varela Santamaría, Vicario Episcopale per la Comunicazione della Diocesi de Alajuela. La presidente del Costa Rica, Laura Chinchilla, ha confermato il bilancio delle vittime dopo la tragedia che si è verificata nelle prime ore della mattina del 4 novembre a Lajas, circa 10 km a ovest di San Jose, dove la frana staccatasi dalla montagna Pico Blanco ha innescato una valanga enorme, che ha spazzato via tutto ciò che ha trovato nel suo percorso. La Croce Rossa lavora sul posto per recuperare i corpi dal fango, fra le macerie delle case, gli alberi caduti, le rocce e tanti effetti personali sparsi dopo l'alluvione causato dalla più grande tempesta che ha battuto la Costa Rica negli ultimi anni. Il governo ha dichiarato l’emergenza generale.
L'Arcivescovo di San José, Mons. Hugo Barrantes, ha celebrato ieri presso la Chiesa di San Antonio de Escazú, i funerali di 17 persone morte nella valanga a Lajas. L'Arcivescovo ha ricordato nella celebrazione la difficile situazione che vive il paese e ha esortato ad essere solidali con gli sfollati e con i più poveri. Intanto l’uragano Tomas continua il suo tragitto: dopo Haiti anche Cuba e la Repubblica Dominicana si preparano ad affrontare la nuova emergenza. (CE) (Agenzia Fides, 06/11/2010)


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