AFRICA/COSTA D’AVORIO - Attesa per la decisione dei partiti dell’opposizione di rientrare nel governo di unità nazionale

mercoledì, 16 giugno 2004

Abidjan (agenzia Fides)- Vi è attesa in Costa d’Avorio per la decisione dei cosiddetti “G7” i 7 partiti dell’opposizione, che dovranno stabile se ritornare nel governo di unità nazionale oppure abbandonare definitivamente l’esecutivo. Da marzo di quest’anno i 7 partiti hanno sospeso la partecipazione al governo di unità nazionale per protestare contro la politica del Presidente Laurent Gbagbo da loro accusato di impedire la piena applicazione degli accordi di pace di Marcoussis. Questi accordi furono firmati in Francia nel gennaio 2003 e mettevano fine a mesi di guerra civile, nel corso della quale la Costa d’Avorio è rimasta divisa in due zone: una sotto il controllo delle forze governative e l’altra (il nord-ovest), nelle mani dei ribelli delle cosiddette “Forze Nuove”.
Nonostante gli accordi, il paese è ancora diviso e l’empasse a livello governativo ha aggravato la situazione. “Dopo che nell’ultimo mese Gbagbo ha licenziato 3 ministri dell’opposizione, i partiti contrari al Presidente sono sempre più sotto pressione per decidere quale strada intraprendere” dicono le fonti di Fides. “Entro domani è attesa una loro dichiarazione che dovrebbe chiarire se rientreranno a pieno titolo nel governo di unità nazionale oppure lo abbandoneranno”. Nel frattempo, parte della stampa ivoriana afferma che il Presidente è intenzionato a licenziare il Primo Ministro, Diarra, e a sciogliere il governo. “Per ora sono solo ipotesi giornalistiche senza un preciso fondamento” dicono le nostre fonti. “Comunque, queste voci non fanno altro che accrescere la confusione e lo smarrimento della gente”.
Il Presidente Gbagbo è appena rientrato fagli Stati Uniti dove ha incontrato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan. “Anche su questo incontro la stampa si è divisa. Secondo i giornali vicini al Presidente, questi avrebbe esercitato pressioni su Annan perché l’ONU si impegni con maggiore vigore nelle operazioni di disarmo delle fazioni ivoriane. Secondo la stampa dell’opposizione, invece, il Segretario Generale si sarebbe lamentato con il Presidente per le minacce ricevute del personale dell’ONU in Costa d’Avorio” dicono le nostre fonti. “Sicuramente entrambi i problemi sono stati affrontati, ma non si conoscono i dettagli dei colloqui”. (L.M.) (Agenzia Fides 16/6/2004 righe 29 parole 363)


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