AFRICA/NIGERIA - Scontri in Nigeria: “l’elemento religioso non è il solo a provocarli” affermano le fonti di Fides. L’ombra del petrolio si allunga sul paese

lunedì, 14 giugno 2004

Lagos (Agenzia Fides)- Nell’ultima settimana le violenze scoppiate in diverse parti della Nigeria hanno provocato centinaia di morti. La maggior parte delle vittime si registrano nel nord-est, nello stato di Adamawa, in scontri definiti interreligiosi dalla stampa internazionale, ma che secondo fonti dell’Agenzia Fides “hanno un’origine di tipo sociale ed etnico. Si tratta soprattutto di violenze scaturite dall’arrivo incontrollato di immigrati da altre zone del paese e da stati confinanti che ha esacerbato i problemi sociali: disoccupazione, mancanza di alloggi. Il fattore religioso ha un ruolo secondario ed è spesso strumentalizzato”.
Le autorità dello stato di Adamawa hanno proclamato il coprifuoco nella capitale, Yola, e hanno rimosso dall’incarico il capo tradizionale Freddy Bongo, accusandolo di complicità nelle violenze. Bongo, che era il capo dei Buchama, un’etnia cristiana maggioritaria nella zona, aveva aizzato la folla contro la costruzione di una moschea nei pressi della sua abitazione. “I fattori che scatenano le violenze sono di ordine religioso, ma tanta violenza è frutto di frustrazioni economiche e sociali” commentano le fonti di Fides.
Non vi sono in effetti motivazioni religiose negli scontri accaduti nel distretto meridionale di Buguma dove durante un’incursione dell’esercito alla ricerca di contrabbandieri almeno 10 persone sono rimaste uccise. “Al di là dell’episodio specifico, bisogna ricordare che l’equa distribuzione delle risorse petrolifere della zona è l’elemento centrale della violenza endemica di questa parte della Nigeria” dicono le fonti di Fides. Gli abitanti della zona affermano di non godere di alcun beneficio dallo sfruttamento del petrolio. “È vero che non vi è una giusta distribuzione delle rendite petrolifere e che vi sono numerosi casi di corruzione legati all’estrazione del petrolio nigeriano“ dicono le fonti di Fides. “Ma non si può dare la colpa ai soli nigeriani. Se c’è un corrotto esiste pure un corruttore, che non è certo nigeriano. Si ricordi che proprio in questi giorni, una potenza multinazionale del petrolio è sotto inchiesta per aver pagato tangenti in Nigeria”.
“La violenza che colpisce periodicamente la Nigeria ha quindi molte cause, non si può ricondurre tutto al fattore religioso, a uno scontro tra cristiani e musulmani. Né si può isolare la Nigeria dal contesto globale dove tanti fattori si sommano nell’influenzare gli eventi interni a questo grande paese” dicono le fonti di Fides, che concludono “la superficialità del giudizio è il più grande ostacolo a trovare soluzioni a problemi che non sono solo africani ma universali”. (L.M.) (Agenzia Fides 14/6/2004 righe 34 parole 427)


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