AFRICA/COSTA D’AVORIO - Chi vuole alzare la tensione in Costa d’Avorio?

mercoledì, 9 giugno 2004

Abidjan (Agenzia Fides)- In Costa d’Avorio ci si interroga su chi ha voluto e perché, alzare la tensione creando l’incidente occorso nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 giugno, quando uomini armati hanno attaccato posizioni dell’esercito regolare e delle truppe francesi a Gohitafla (centro-ovest), facendo almeno 5 morti tra i soldati regolari. “Esercito e ribelli delle Forze Nuove si rimpallano la responsabilità dell’attacco” dicono all’Agenzia Fides fonti locali contattate ad Abidjan. “I ribelli affermano che si è trattato di una provocazione delle forze fedeli al Presidente Laurent Gbagbo per giustificare una ripresa delle ostilità”. In risposta all’attacco, elicotteri governativi hanno bombardato alcune zone controllate dalle “Forze Nuove”. I ribelli governano, dal settembre 2002, il nord e l’ovest della Costa d’Avorio. I piani di disarmo e di riunificazione del paese non sono ancora stati applicati, nonostante il dispiegamento di una forza di pace delle Nazioni Unite, composta da oltre 6mila Caschi Blu.
“Si è creato un clima avvelenato nel quale è difficile distinguere il vero dal falso” dicono le nostre fonti. La tensione è salita anche ad Abidjan dove nei giorni scorsi, sostenitori del Presidente Gbagbo avevano manifestato di fronte all’ambasciata francese, tirando sassi e altri oggetti contro la sede diplomatica. A seguito di questi episodi, i cittadini europei sono stati invitati dalle loro rappresentanze a non uscire di casa. “Oggi, 9 giugno, la situazione ad Abidjan è calma, ma rimangono sempre possibili nuovi scontri” dicono le fonti di Fides.
Sul piano politico, il governo di unità nazionale non si riunisce da tre mesi, a causa dell’astensione dei ministri di 7 partiti dell’opposizione che accusano il Presidente Gbagbo di non rispettare gli accordi di pace firmati a Marcoussis, in Francia, nel gennaio 2003. “I partiti dell’opposizione hanno dato vita a un blocco unito contro il Presidente” dicono le fonti di Fides. “All’interno di questi partiti vi sono anche rappresentanti della ribellione che spingono per una posizione dura nei confronti del Presidente”. (L.M.) (Agenzia Fides 9/6/2004 righe 27 parole 335)


Condividi: