AMERICA/HAITI - Salesiani: “sono vivo per miracolo” afferma un missionario salesiano italiano, mentre 200 studenti sono da considerare morti

sabato, 16 gennaio 2010

Port au Prince (Agenzia Fides) - “Sono vivo per miracolo” scrive don Attilio Stra, salesiano italiano, missionario ad Haiti, in una e-mail con alcuni aggiornamenti. Don Stra ha confermato la distruzione dell’opera “San Giovanni Bosco” di Port-au-Prince Enam e dell’Opera delle piccole scuole di Padre Bonhem (OPEPB), affidate ai Salesiani. Gli oltre 200 allievi, scrive don Stra, sono da considerarsi morti insieme ad alcuni adulti del personale laico. Il salesiano conclude la sua e-mail chiedendo un ricordo nella preghiera per le vittime di questa catastrofe. È anche giunta la notizia che nella giornata di ieri, 15 gennaio, sono stati celebrati i funerali dei due studenti postnovizi di filosofia, Atsime Wilfrid e Vibrun Valsaint, morti nel crollo dell’Istituto “San Francesco di Sales” a Fleuriot-Tabarre, Port-au-Prince. Don Olibrice Zucchi, salesiano della comunità di Port-au-Prince Droullard, è riuscito a mettersi in salvo gettandosi dalla finestra della stanza a pian terreno in cui stava lavorando. Una segretaria che lavorava in un ambiente limitrofo è rimasta invece sotto le macerie.
Don Calixte Iguintz, della comunità di Gonaives, Economo dell’Ispettoria delle Antille, il signor Alberto Rodriguez, Economo provinciale, e il direttore dell’Ufficio per lo sviluppo in Haiti, il signor Franklin Ortega, sono riusciti a procurare 3 telefoni satellitari con il caricabatterie solare per cercare di stabilire un ponte comunicativo in grado di supportare l’organizzazione logistica dei soccorsi salesiani. Tali strumenti dovrebbero essere operativi dal 19 gennaio prossimo con le dovute autorizzazioni governative. La Procura missionaria salesiana di New Rochelle ha fatto già partire un container di riso il cui arrivo è previsto per lunedì 18 gennaio. (AP) (16/1/2010 Agenzia Fides; Righe:26; Parole:324)


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