EUROPA/ITALIA - “Mari e oceani: vivi o morti”: allarme dalla Giornata Mondiale dell'Ambiente dedicata agli Oceani e ai Mari

lunedì, 7 giugno 2004

Roma (Agenzia Fides) - Il mare è una risorsa e una ricchezza per tutto il pianeta e pertanto va tutelato. Quest’anno la Giornata Mondiale dell’Ambiente, celebrata il 5 giugno, è stata dedicata agli Oceani e ai Mari che purtroppo non possono vantare un ottimo stato di salute.
Sotto la lente di ingrandimento inquinamento e pesca. Nonostante la grande massa d’acqua che ricopre il Pianeta (il 71% della superficie), solo lo 0,5% dell’ambiente marino è realmente protetto contro il 10,5% della parte terrestre: sono 102.102 le aree protette nel mondo e soltanto 4.116 sono aree protette marine, per una superficie di circa 1,6 milioni di kmq dei mari e degli oceani.
Tra i mali che affliggono gli Oceani al primo posto, secondo il Wwf, l’inquinamento marino, l'80% proveniente da attività terrestri. I rifiuti di plastica, ad esempio, uccidono ogni anno più di 1 milione di uccelli marini, 100.000 mammiferi marini e una grande quantità di pesci. Alti i rischi per le barriere coralline: significativo il degrado in 93 paesi sui 109 che le possiedono mentre il 60% circa sono a rischio scomparsa nei prossimi 30 anni a causa di sviluppo costiero, turismo, riscaldamento globale, inquinamento e forme distruttive di pesca.
La Giornata Mondiale dell’Ambiente venne istituita nel 1972 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per stimolare la coscienza mondiale sulle condizioni ambientali del pianeta e promuovere l’attenzione e l’azione politica.
Vogliamo mantenere i mari e gli oceani vivi e in salute, o inquinati e morti? L’obiettivo principale di questa Giornata è quello di sensibilizzare tutti sui temi ambientali per far si che si possa vivere in un ambiente prospero e sicuro. (AP) (7/6/2004 Agenzia Fides; Righe:25; Parole:286)


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