ASIA/FILIPPINE - “Nelle Filippine occorre un governo di unità nazionale per pacificare il paese e risolvere i problemi economici”: l’opinione di un missionario all’Agenzia Fides

mercoledì, 2 giugno 2004

Manila (Agenzia Fides) - “Nelle Filippine occorre un governo di unità nazionale per pacificare il paese e risolvere i problemi che affliggono l’economia, la politica e la società: alto tasso di disoccupazione e povertà, corruzione, sigla della pace con i guerriglieri di matrice islamica e di ispirazione comunista”. Lo ha detto all’Agenzia Fides p. Eliseo Mercado, responsabile dell’Ufficio Giustizia e Pace di Missionari Oblati di Maria Immacolata, e per molti anni docente all’Università Notre Dame di Cotabato, a Mindanao, isola nel Sud delle Filippine. “Accadde già ai tempi di Ramos - ricorda - con la formazione di un governo che fu chiamato Coalizione Arcobaleno”.
Intanto il Congresso filippino sta verificando i risultati delle elezioni del 10 maggio, relativi al presidente e al vice presidente, procedendo a un controllo delle schede e dei voti che dovrà terminare no oltre il 30 giugno, data in cui scade il mandato della presidente uscente, Gloria Macapagal Arroyo, che le proiezioni danno in vantaggio di alcuni punti percentuali sul principale candidato di opposizione, l’attore Fernando Poe.
Secondo p. Mercado, “le operazioni di voto si sono svolte generalmente in modo corretto, anche se non si possono escludere brogli che potrebbero essere avvenuti nelle aree remote di montagna o sulle isole più lontane, dove la gente non ha grande formazione ed educazione civica”. Ma ,afferma, “una nuova manifestazione popolare di massa non è probabile, perchè, nonostante alcune frange che contestano, la gente sembra abbastanza soddisfatta. Anche lo spettro di una nuova rivoluzione popolare, agitato da Poe, non sembra molto realistico”.
Commentando l’attuale situazione, il missionario sottolinea che è in corso nelle Filippine uno scontro fra lobby economiche e politiche, per ottenere il vertice del paese. La politica filippina infatti è da tempo in mano a un’oligarchia di grandi famiglie che detengono il potere. (PA) (Agenzia Fides 2/06/2004 Lines: 23 Words: 234)


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