AFRICA/LIBERIA - Grazie alla mediazione della Comunità di Sant’Egidio, firmato a Roma l’impegno delle parti liberiana a rispettare tutti i punti dell’accordo di pace del 2003

sabato, 29 maggio 2004

Roma (Agenzia Fides)- Sorrisi, strette di mano, un’atmosfera cordiale, quasi familiare. È quanto si poteva toccare con mano ieri, 28 maggio, nella sede della Comunità di S. Egidio, nel cuore di Roma, dove erano riuniti i rappresentanti dei principali partiti e movimenti politico-militari della Liberia, paese che sta faticosamente uscendo da 14 anni di guerra civile. I rappresentanti liberiani erano convenuti per firmare la “Dichiarazione di Sant’Egidio 2004”, una solenne dichiarazione con la quale i firmatari riaffermano “la comune e individuale fedeltà allo spirito e alla lettera degli Accordi di Accra del 18 agosto 2003”.
Gli accordi di Accra sono stati sottoscritti dal governo liberiano e da due movimenti di guerriglia, il LURD (Liberiani Uniti per la Riconciliazione e la Democrazia) e il MODEL (Movimento per la Democrazia in Liberia), che si sono affrontati per anni, portando il paese al collasso sociale ed economico.
La cerimonia della firma, sotto la regia dei due rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio, Mario Marazziti e Fabio Riccardi, è stata sobria e allo stesso tempo densa di significato: i rappresentanti di movimenti che fino a qualche mese fa si combattevano aspramente, ribadiscono in modo solenne il loro impegno per la pace.
La Comunità di Sant’Egidio è impegnata da tempo a mediare il conflitto in Liberia e il documento firmato ieri, è un’ulteriore testimonianza del lavoro svolto da un gruppo di persone che ha fatto della pace, non una bandiera da esibire solo quando fa comodo, ma una ragione di vita e di testimonianza nella concretezza di realtà spesso molto difficili e drammatiche.
Con la “Dichiarazione di Sant’Egidio 2004” i firmatari riaffermano “la comune e individuale fedeltà allo spirito e alla lettera degli Accordi di Accra del 18 agosto 2003; il ringraziamento ai mediatori e a tutti quelli che hanno facilitato, sostenuto, appoggiato l’Accordo di Pace e la sua implementazione, in particolare alle Nazioni Unite ed ECOWAS (Comunità Economica dell’Africa Occidentale) che stanno portando avanti con successo l’opera di disarmo delle parti combattenti ;la necessità di procedere nell’implementazione dell’Accordo di Pace senza lentezze né riserve, al fine di giungere alla ricostruzione economica e sociale del paese”. Viene ribadita “la ferma volontà di non compiere nessun atto o dichiarazione che possa danneggiare o mettere a repentaglio il processo politico pacifico”.
I sottoscrittori del documento chiedono “alla Comunità di Sant’Egidio di rendersi disponibile, come in passato, per aiutare la risoluzione delle questioni irrisolte e di quelle che potrebbero sorgere in seguito. Ringraziamo la Comunità di Sant’Egidio per i suoi buoni uffici, per l’aiuto che continua a dare sulla via della pace; Incoraggiamo la Comunità a rimanere vicina al popolo liberiano ed a continuare il suo impegno per la pace in Liberia, di sostenere i bisognosi e di prestare il suo aiuto per por termine alla crisi umanitaria che funesta il nostro paese”. (L.M.) (Agenzia Fides 29/5/2004 righe 40 parole 496)


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