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Ambon (Agenzia Fides) - Resta alta la tensione alle isole Molucche (Indonesia orientale), anche dopo la visita della Presidente indonesiana Megawati Sukarnoputri che il 22 maggio è atterrata ad Ambon. Alcune esplosioni avvenute in città, di ordigni rudimentali lasciati per le strade, che hanno fatto sei feriti, testimoniano che situazione non è ancora tornata alla normalità e che, in un clima di apparente tranquillità, covano sotto la cenere tensioni che potrebbero far riesplodere la violenza.
Anche perchè - sottolineano fonti di Fides ad Ambon - non è ancora è stata fatta chiarezza sulla presenza di migliaia di guerriglieri radicali islamici che sarebbero sbarcati nelle isole per fomentare il conflitto, come accaduto negli scontri del 1999-2001, che hanno lasciato sul campo oltre 15mila morti e 500mila sfollati.
Il 22 maggio, durante una breve visita ufficiale ad Ambon, la presidente indonesiana Megawati Sukarnoputri aveva affermato l’importanza di negare la collegamento fra la comunità cristiana e il separatismo della Rms (Repubblica delle Molucche meridionali), piccolo movimento accusato di combattere per la secessione dall’Indonesia, già messo fuorilegge nel 1950 dall’allora presidente Sukarno.
Condannando “tutte le forme di separatismo, che devono essere eliminate”, la Sukarnoputri ha ribadito che “occorre togliere il marchio della cristianità dall’Rms, per prevenire altri conflitti religiosi nelle Molucche. Il Rms non ha niente a che fare con la religione: è solo una questione politica”.
La presidente ha anche incontrato i leader religiosi che hanno espresso tutto il loro sostegno nel voler rafforzare il dialogo interreligioso come via alla riconciliazione e la pace, per dare un contributo alla stabilizzazione e pacificazione delle Molucche, già sconvolte da tre anni di guerra civile, e che stavano avviandosi lentamente sulla strada di una ripresa sociale ed economica.
(PA) (Agenzia Fides 24/05/2004 Lines: 25 Words: 270)
