ASIA/CINA - AUGURI E RINGRAZIAMENTI NEL GIORNO DELLA FESTA DELL’INFERMIERA: UN “ESERCITO DI ROSE” PER COMBATTERE LA SARS

lunedì, 12 maggio 2003

Pechino (Agenzia Fides) – La scritta “Auguri” composta da oltre mille candele accese, poste davanti all’ospedale di HangZhau (nella provincia di ZheJiang, nel Sudest della Cina continentale), ha espresso felicitazioni a tutte le infermiere che celebrano oggi, 12 maggio, la “Festa Internazionale dell’Infermiera”. Dal 1912 la festa si celebra il giorno della nascita di Florence Nightingale (1820-1910) prima infermiera al mondo, che curò i pazienti durante la guerra di Crimea e fondò nel 1860 la prima Scuola per infermiere.
Oggi, nel pieno dell’emergenza Sars (Severe Acute Respiratory Syndrome), le infermiere sopportano eroicamente sacrifici e privazioni, impossibilitate a vedere parenti e amici. Xiao Qian, che lavora a Pechino in un ospedale che accoglie malati di Sars, racconta: “Nonostante il pericolo e la stanchezza, sono orgogliosa di essere infermiera. Non sono pentita dalla mia scelta. E posso garantire che le mie colleghe la pensano come me. Per la nostra festa non possiamo indossare un abito lungo o truccarci, ma non fa nulla. Speriamo che questa crisi finisca presto”.
Sono proprio gli infermieri, spiega Xiao Qian, ad avere i contatti più frequenti – anche rispetto ai medici – con i malati di Sars, venendo incontro ad alti rischi. Secondo dati ufficiali, fino all’11 maggio, nella sola Pechino, quasi 400 membri del personale ospedaliero hanno contratto la Sars. Xiao Qian aggiunge: “Ci sono già diverse colleghe contagiate, ma nessuna si è tirata indietro. Noi ci definiamo ‘un esercito di rose’, essendo quasi tutte donne. Cerchiamo di tirarci su il morale a vicenda: questo è importante, sia per noi che per i pazienti. Nostro compito è anche trasmettere ai malati forza e coraggio, pur evitando ogni contatto con loro e comunicando attraverso una mascherina. Oggi il nostro lavoro si fa più difficile, in quanto molti pazienti cominciano manifestare sintomi di disagio psichico, dovuto all’isolamento”.
Intanto, la popolazione e le autorità cinesi hanno ringraziato le infermiere e tutto il personale medico che combatte la Sars, inviando biglietti di auguri e mazzi di fiori. Negli ospedali c’è sempre necessità di nuovo personale: un gruppo di infermiere neo-diplomate è partito subito per quella che è chiamata “prima linea”, cioè le strutture ospedaliere che accolgono malati di Sars.
(Agenzia Fides 12/5/2003 Lines: 31 Words: 378)


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